Posts written by UkaFlesh

Tratto dal sito BICISNOB:

I 10 comandamenti del bravo ciclista urbano


Il ciclista metropolitano ha l’obbligo di trasmettere agli altri utenti della strada un’immagine di superiorità, fascino, alterità, bellezza, eleganza.

Deve perciò rispettare ciecamente i 10 comandamenti del bravo ciclista urbano.

1) Abbigliamento. Tassativamente bandite gonne e pantaloni multitasche così come casacchine catarifrangenti e altri ammennicoli che fanno tanto dipendente ANAS. Gli abiti devono essere ricercati, informali e nello stesso tempo raffinati, la mise si deve notare senza dare cafonamente nell’occhio, deve essere adatta a un aperitivo tra amici così come a una cena elegante. Siate cool e controfighetti.

2) Relazioni sociali. La vostra capacità di rimorchiare deve apparire innata e straordinaria. Se vedete uno strafigo/strafiga che cammina per strada puntatelo/a e chiedetegli un’informazione qualsiasi. Dovete convincere chi guarda la scena senza sonoro che siete due vecchi amici che si ritrovano per caso. Allontanandovi salutate calorosamente e fate gesti che lascino intendere che vi rivedrete al più presto. Quando possibile, inoltre, datevi appuntamento agli incroci più trafficati con un vostro amico/a, facendo sembrare l’incontro fortuito e trasformando l’ingorgo in un drive-in con vista sul bacio più appassionato del secolo.

3) Sudore. E’ rigorosamente bandito il sudore. La pelle deve essere sempre fresca e rilassata. Il viso asciutto e tonico esprime la leggerezza della pedalata. Chi soffre di sudorazione eccessiva deve mascherarla utilizzando una mtb e indossando capi tecnici pre-macchiati di fango in modo da convincere l’osservatore che si è reduci da un’escursione chilometrica nei boschi. Il sudore diventerà così testimonianza di una straordinaria forma fisica.

4) Respirazione. Vietato respirare a bocca aperta, mostrare affanno o spossatezza. Anche se vi stanno esplodendo i polmoni dovete mantenere un certo aplomb. Chi fuma, nel bel mezzo di una salita al 12%, può accendersi una sigaretta, senza naturalmente perdere il ritmo fluido della pedalata.

5) Espressione. Sorridete con intelligenza, senza inciampare in sguardi beoti. Il volto deve comunicare serenità, spensieratezza, compiacimento. Dovete incutere invidia.

6) Sorpassi. Sorpassare un’automobile è la cosa più normale che può accadere durante uno spostamento: dimostratelo, compiendo l’operazione con naturalezza. E’ fatto obbligo di non indugiare con lo sguardo beffardo verso il finestrino delle auto, di tirare avanti dritti e fieri senza curarsi di chi è impantanato nel traffico. Inventate occasioni per fermarvi di tanto in tanto lungo il tragitto così da superare più volte gli stessi automobilisti.

7) Generosità. La vostra superiorità deve rendervi più generosi e disponibili verso il prossimo. Ad esempio, pur essendo privi del parabrezza, potete dispensare mance ai lavavetri al semaforo.

8) Gentilezza. Fermatevi con ostentazione davanti alle strisce pedonali e sorridete a chi attraversa. Poi manifestate complicità col pedone e scuotete il capo in maniera da redarguire con quel semplice gesto l’arroganza dell’automobilista che non rispetta le zebre.

9) Meteo. Mostrate di apprezzare, senza esagerare, i repentini cambiamenti meteoclimatici. Utilizzate uno scroscio di pioggia improvviso per lasciar intravedere intriganti trasparenze o per esibire muscoli bestiali sotto pantaloni resi attillati dall’acqua.

10) Rapporti coi motorizzati. Mai dare confidenza agli automobilisti, mai reagire a provocazioni, a colpi di clacson, a urla e a offese.

L’automobilista non esiste, è solo un componente di una macchina. Esistete solo voi, meravigliosi ciclisti urbani.

Ciao!
12km per andare al lavoro... quasi tutto pianeggiante... che bello!
Vedrai che il traffico non sarà un problema... ti consiglio airzound e doppi specchietti, e... relax!!!

L'ho provato... dapprima nel cortile di Tiberio, ed infine su strada!

Molto molto ingegnoso, il passo corto e la carreggiata di soli 70cm gli regalano una manovrabilità eccezionale, mi son trovato a far manovre in posti che non sono... da trike.
Spettacolare la posizione delle manopole, proprio sopra le ruote, cosicchè, di fatto, l'ingombro è quello di una 2 ruote.
Infine , tutti i gadget "alla Tiberio", radio, frecce direzionali, luci di ingombro, pedali rimovibili a sgancio (come antifurto), specchio panoramico.

Nei primi metri ho dovuto fare amicizia coi freni (come sempre, i trike sterzano dalla parte in cui freni di più) e poi invece ho apprezzato la guida senza mani (sposti il corpo e lui sterza...

Insomma, m'è tornata la voglia di trike, perchè questo è un po' più sfruttabile degli altri.

Ciao ragazzi, scusate se vi rispondo così in ritardo.

Quel che mi resta è questo:



Da sinistra a destra:
1) Sedile originale della TWBENTS Taglia L
2) Sedile taglia S in VTR un po' sforacchiato
3) Sedile VTR taglia L nuovo, proveniente dalla bent de Lo Scozzese, volendo con copertura ventisit
4e 5) sedili in carbonio ultraleggeri e robusti taglia L
6) Sedile carbonio taglia M, clone optima, leggero e delicato, solo per guidatori esperti (quello che io monto sulle mie recumbent più performanti).

Chi interessato mi scriva pure a
[email protected]

Bye

Uhm, io prima di mettermi i pedali a sgancio rapido su una TD MBB ci penserei su... almeno dopo un anno di guide... chi non ha guidato una camel non può capire...

Per il diametro dei cerchioni, non è certo aumentandoli che migliorerai le prestazioni, su questo abbiamo già imbastito numerose discussioni
size matters?

Spettacolo! Facciamo così... domani passo a provarlo.

Certo che il look trevi-bike è sempre inconfondibile... tubi sottili e curve mozzafiato! Bravi!

In effetti il gioco forza è proprio quello: non sappiamo con chi siamo interloquendo, addirittura c'è chi sa tutto di noi e chi nemmeno sa a chi è intestata la bolletta. Se l'offerta ci interessa, sempre meglio riattaccare e chiamare noi il gestore per farcela dare. Come dice la pubblicità...chiama il 187!

Qualunque sia il gestore, a casa a fare il lavoro alla fine ci vado io, con divisa e stipendio Telecom.
E' un casino incredibile, ragazzi.
La rete è sempre Telecom, e per fortuna la toccano solo Telecom e i suoi subappalti.
La gran tristezza è che oramai le offerte buone son rivolte al "nuovo cliente", se sei fedele, non ci guadagni nulla.
Ma almeno la tranquillità è un nostro diritto.

Ora vi spiego come non esser disturbati.

Nella nuova casa, nonostante i dipendenti Telecom abbiano degli sconti (di ben 3€ a bolletta!), decisi di intestare l'utenza a mia moglie.
Sull'ordinativo della nuova linea feci scrivere il mio cellulare come recapito, ribadendo che ero un collega.
Mi ero già fatto 3/4 del lavoro, ma nei meandri di Telecom dei sistemi automatici avevano affidato il lavoro ad una ditta in appalto, così è sfumato il lusso di lavorare a casa, per un mattino.
Tutto funziona, non benissimo perchè, come immaginavo, sono un po' distante dalla centrale.
Dopo 2 giorni mi arriva una telefonata dal gestore Caio che mi chiama col cognome di mia moglie, chiedendomi se volevo fare un vantaggiosissimo cambio di gestore. Chiedo informazioni su come abbia avuto il mio cellulare (pensavo fosse lo scherzo di un collega), poi la cosa si ripropone nuovamente dopo 10 giorni, dopodichè avviso il mio capo, la cosa non mi piaceva.

Passa un po' di tempo e arrivano le prime timide telefonate di proposte di cambio gestore, al che chiamo 187 per ribadire che non voglio l'autorizzazione alle chiamate pubblicitarie, ma questi mi ribadiscono che è già così, e che quindi queste persone chiamano sapendo di non poterlo fare.

Ma come fanno a sapere il mio numero, se non è nell'elenco? Perchè Telecom ha passato i dati?

La soluzione che ho capito è che per evitare fughe di dati, Telecom è obbligata a fornire tutti gli elenchi alle ditte del settore, le quali però devono a loro volta rispettare la privacy e rispettare i divieti di contatto verso certi numeri.

Quindi, se non avete ancora tolto l'autorizzazione alle chiamate pubblicitarie, fatelo, e dopo vi divertirete ad interrogare i malcapitati che vi chiameranno, chiedendogli chi e come gli han detto di chiamarvi, se sa a cosa va in contro, che farete indagini con la polizia postale... ecc. ecc, ma la più bella è quella di dirgli che non sanno il loro lavoro, di fargli leggere che in quella tabella di nomi che stanno chiamando c'è chiaramente scritto che non dovevano chiamarmi... e adesso??? ahiahiahi...

Insomma, un anno fa mi han chiamato in tre, ora son così spaventati che non mi chiama più nessuno... sigh!

Facile facile da guidare, e adattabile ad ogni persona in pochi secondi, ho ancora da vendere la SUN ez-rider, anche se penso che gliela ruberesti spesso... facci un pensierino, è nuova!
https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?t=56264740

Da quel poco che ho potuto sperimentare, le scie tra reclinate rendono meno che le scie di biciclette tradizionali, ma in effetti avere un gruppo omogeneo che pedala su mezzi simili è un vantaggio per la prestazione

www.gizmag.com/graeme-obree-100mph-...tm_medium=email

azz, lo trovo dappertutto questo Obree... è lui che trova me, perdinci!

Se hai capito di cosa parlo, "alleggerire" non porta ad una diminuzione di potenza, ma semmai ad un aumento, tanto che per chi usa gli attacchi, oltre ad alleggerire, va anche in trazione col piede in ritorno.

Non credo sia proprio una sparata, ma semmai una cosa talmente logica che però, vista la comodità della guida reclinata, la si dimentica di fare, ritrovandosi poi coi formicolii.
Quindi, se prima mi preoccupavo della fantomatica altezza dei pedali rispetto al cuore, ora so che, sia su seiran, su frog o anche sui bassissimi della EZ-rider, se mi formicolano i piedi, è soltanto colpa del vizio del pedalare reclinato.

Su una postura "verticale" appare molto più naturale togliere peso sul piede in ritorno rispetto a quanto avvenga su una reclinata: questo perchè la posizione reclinata ha un braccio di leva non sulla verticale e quindi implica nuovi accorgimenti e sforzi diversi dal solito.

Ma se chiediamo ai grandi pedalatori reclinati, son sicuro che nessuno di loro ha preoccupanti formicolii ai piedi.

Chiaro che se spingiamo con 40kg e nel ritorno lasciamo una tensione di 10kg, il piede è sempre in pressione, e la spinta risultante è di 30kg.
Sarebbe lo stesso che spingere solo di 30kg e alleggerire a 0kg sul ritorno... col vantaggio della circolazione sanguigna.

Io la chiamavo "scarpetta", poi ho messo gli attacchi... e ho iniziato anche a spingere coi polpacci


Ecco, ha risposto Ninbus, mio salvatore di ginocchia, da quando uso gli attacchi le ginocchia ringraziano!

Infatti più si va sotto sforzo più è necessario fare una pedalata corretta.
Non capisco perchè, ma in salita mi viene più facile fare una pedalata corretta rispetto ai rettilinei a grande velocità, in quei momenti tirare mi risulta meno sincronizzabile e naturale.

Il mio è un giudizio meramente estetico, sulla funzionalità non metto becco, anzi, mi intrigherebbe.

Sulla guidabilità, resta da vedere se si cerca il top della guida o solo un'esperienza in più da provare, perchè in effetti son rimasto basito dal commento di un mio amico guidando la mia SUN Ez-speedster, dicendomi "è come non guidare", nel senso che la guida non richiede impegno alcuno, istintiva in tutto, bilanciata... insomma, visto che anche la ez-speedster ha un telaio a traliccio da sogno, mi sembra che comunque anche rispetto all'estetica (e sulla guidabilità di sicuro non la si può superare), forse può essere solo la voglia di novità a spingerci su altre strade...


Vabbè, io intanto mi prendo una lavata di capo per non averne fatto la recensione

Jack, prova ad alleggerire molto la pressione sul pedale nella fase di ritorno della pedalata, è un toccasana per la circolazione di tutto l'arto.
Questa pratica risolve problemi di circolazione su qualsiasi tipo di reclinata.
Fare molta attenzione alle scarpe che stringono il collo del piede.

Questa pratica tende a risolvere il problema dovuto ad una costante pressione della pianta del piede sul pedale, è sano che almeno nella fase di ritorno del pedale non ci sia carico, cosi inoltre si incrementa la resa della pedalata, visto cheil preso della gamba sostenuta deve essere contro spinto dalla gamba in spinta utile.
Da ricordare...sempre!

Sarà che ultimamente guido più la lwb che le swb, ma l'occhio mi sa che non sarà appagato con nessun tipo di manubrio.
Se poi monteranno il rinvio con tubo sterzo verticale...non la comprerà nessuno!