Posts written by recRobi

view post Posted: 3/3/2021, 23:03     +4La ROSSA e la MORA - Itinerari
Niente pasta, cacio o burro,
Molte uova e pesce azzurro
Condimenti: olio, limone,
Insalata a colazione,
Insalata a pranzo e cena
Fa sembrar la pancia piena... :D
Tagliatelle col ragù?
Non le mangio proprio più! ;_;
Le colleghe al lavoro
Chiedono senza decoro <_<
Se mi sia “rimesso in caccia”... :lol:
Io allor faccio il cavaliere,
Do’ risposte assai sincere:
“Sì... di ROSSA con borraccia!” 3_3

Saluti
recRobi ;P

Edited by recRobi - 17/3/2021, 04:36
view post Posted: 2/3/2021, 23:47     +2La ROSSA e la MORA - Itinerari
Ciao EBS,
grazie per i complimenti ma non ho fatto assolutamente nulla di eccezionale.
Basta uscire alla mattina, avere la possibilità di stare fuori fino a sera, gironzolando spensieratamente qua e là... ed i chilometri alla fine vengono fuori da soli. ^_^
Sul fattore dislivello magari potrei essere parzialmente d’accordo.
Le salite le ho comunque affrontate tutte andando al minimo consentito per rimanere in piedi tenendo a mente di non sprecare la poca benzina attualmente a disposizione.
Sono quattro settimane che sto andando avanti a verdure, uova, pesce, olio d’oliva e succo di limone. Zero alchool, zuccheri e carboidrati... e senza carboidrati in corpo, per andar sano e lontano, sei costretto ad andar piano. :D
Quello che mi stupisce è invece il fatto di essere riuscito, seguendo scrupolosamente questa dieta “Reset”, a dimagrire di ben dodici chili in solo quattro settimane. Ben due chili in più rispetto a quelli promessi dal biologo nutrizionista Dott. Polisano nel suo manuale :D

Effettivamente la molla iniziale che ha fatto scattare questa mia decisione di seguire tale dieta è stata fornita dal desiderio di migliorare il mio rapporto peso/potenza, allo scopo di riuscire ad andare con la REV dove già stavo andando con l’M5 anche se sicuramente in maniera più tranquilla.
Premetto che non me ne frega un fico secco dei KOM nè di eventuali sfide con ciclisti in BDC.
Quello che invece mi interesserebbe molto sarebbe riuscire a migliorare la mia velocità in salita e conseguentemente, la velocità media finale dei miei giri improvvisati nell’appennino romagnolo.
Perchè? Per il semplice fatto di disporre di un maggior raggio d’azione durante le mie uscite cicloturistiche. ;P
Spero di riuscire nell’intento.
Dovessi fallire, penso che continuerò comunque a seguire le successive fasi di tale dieta. Ho infatti scoperto che il sacrificio di dover rinunciare a certi cibi a tavola è ampiamente ripagato dallo stato generale di benessere raggiunto. :rolleyes:


Saluti
recRobi
view post Posted: 2/3/2021, 08:23     La ROSSA e la MORA - Itinerari
Eh... onestamente me lo sono chiesto anch’io chi sia questa Carla...
Vorrà dire che mi dedicherò a compiere qualche ricerca sull’origine di questo curioso toponimo. ;P

Saluti
recRobi
view post Posted: 2/3/2021, 01:26     +1La ROSSA e la MORA - Itinerari
Cari amici reclinati,
Se non v'ho ancor stufati -_-
Con la MORA e con la ROSSA
Questo è il dì della riscossa, :woot:
Della MORA un po' gelosa
Che si sente trascurata
E mi chiede un po' imbronciata
Oggi usciamo insieme? O cosa? :shifty:

Ebbene sì, alla fine sono uscito con l'M5, in direzione collina per sfruttare l'ultimo Sabato utile prima dell'ennesima chiusura.
Troppa era la curiosità di testare le ultime modifiche apportate:
1) la ruota posteriore da 88 mm. ancora a chilometri zero.
2) la soluzione della catena bassa, che regala sì più efficienza e sileziosità alla trasmissione ed è fantastica in pianura, quanto però questa configurazione "da pista" avrebbe compromesso la guidabilità in salita ed il controllo alle basse andature?
3) Sarei riuscito ugualmente a percorrere i tornanti a destra? =/
4) La scelta di sostituire il cuscino originale Ventisit con un più sottile Novosport, apparentemente più confortevole, si sarebbe rivelata azzeccata dopo ore di permanenza in bici?

Sono le 9:00 di mattina e parto da casa, armato di belle speranze, nonostante la nebbia che non accenni a diradarsi.
L'intento è quello di tornare al Monte della Croce, la salita affrontata in REV nel fine settimana precedente, poi se le sensazioni saranno buone, la Pietramora.

Durante il percorso di avvicinamento alla collina, ho modo di testare il confort del sedile Novosport.
Nonostante sia meno spesso del Ventisit, risulta essere più confortevole nell'assorbimento delle vibrazioni causate delle irregolarità dell'asfalto.
Infine, essendo più sottile del Ventisit, mi consente di recuperare quel paio di centimetri di sedile che mi era sempre andato un filo corto, permettendomi finalmente di tenere tutta la schiena in appoggio.

Le sensazioni in pianura sono più che buone. Il ronzio della catena sulla puleggia, si avverte ora a malapena, mentre al posteriore il caratteristico sibilo della ruota in carbonio a profilo alto, si sente eccome!
Forse anche la borsa Aero darà qualcosina in guadagno aerodinamico? =/
Chi può dirlo con certezza... fatto stà che sto facendo girare le gambe al minimo, per tenermi tutte le cartucce per la salita e comunque sto già viaggiando a 29-30 orari.

La nebbia inizia a diradarsi solo una volta attraversata la via Emilia e riesco finalmente ad intravedere le sagome sfocate delle colline circostanti. Giunto all'incrocio che porterebbe a Oriolo dei Fichi, svolto a sinistra ed inizio la salita già percorsa la Domenica precedente con la ROSSA.

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Differenze? Beh, tra le due bici c'è un abisso.
La REV è sicuramente più scattante e reattiva.
Per contro con l'M5, posso permettermi il lusso di salire andando al risparmio, perchè a cinque chilometri all'ora riesco ancora a mantenere un buon controllo della bici e non devo dissipare energie nel cercar di fare andar dritto un mezzo che è prossimo alla velocità di stallo.
Insomma, al momento la mia sensazione è stata questa: con la REV sono andato più forte su quella salita perchè:
a) effettivamente va di più
b) perchè ha una architettura che mi costringe ad andare di più (la mia attuale velocità di stallo in salita è di 6 chilometri orari con la REV e 4,5 con l'M5).

Risultato? Sono arrivato in cima meno provato con l’M5 perchè ho avuto la possibilità di salire più lentamente.

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Caspita che differenza di temperatura! Partito da casa con tre gradi e mezzo e tanta nebbia, qui in collina diciotto gradi e sole! Purtroppo la foschia non consente alla vista di spaziare sulla pianura e oltre, fino al Mare Adriatico. -_-

E' giunto il momento di testare i freni per la scoscesa rampa di Via Croce.
Accipicchia! Nonostante la combinazione pastiglie freni e cerchi sia la stessa che è sulla REV (CORIMA rossi all'anteriore), l'M5 mi sembra decelleri molto di meno! Forse saranno le leve freno che sono in una posizione più svantaggiosa e non mi riesce di azionarle con la stessa forza? Forse non ho azzeccato la regolazione dei freni? Forse la pastiglia anteriore destra si è un po' unta con la catena che passa da lì vicino?
Bah... chi può dirlo. Fatto sta che la frenata pastosa e modulabile provata con la REV, qui proprio non c'è.
Per di più, quando aziono i freni con decisione, le pastiglie risultano parecchio rumorose: l'anteriore emette un fischio e la posteriore una sorta di muggito.
Guadagnata la provinciale, stavolta ho il tempo ed energie residue per tentare la salita successiva.
La Pietramora, dal lato di Santa Lucia non è dura come da quello di Marzeno, tuttavia non la posso certo considerare un'ascesa banale.

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Anche in questo caso la paciosa M5 mi consente di salire centellinando le energie e finalmente raggiungo la cima. :D

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Mi fermo un attimo per rifiatare ed ammirare le brulle catene di calanchi all'orizzonte,

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E poi giù verso Marzeno!
Nonostante l'asfalto su questo versante sia perfetto, si è alzato un po' di vento ed un paio di sbandate della bici, innescate dalle ruote ad alto profilo, mi consigliano di non farmi prendere dall'entusiasmo...
Affronto pertanto il resto della discesa azionando spesso i freni in modo da non oltrepassare mai i quaranta orari, velocità oltre la quale non mi sento sicuro come quando avevo le ruote in alluminio.
Tra fischi e muggiti arrivo a Marzeno.

Benone! Obiettivo della giornata raggiunto.
Ora si va a casa! :|
E se invece... provassi a fare un'altra salitina? =/

Se ben ricordo, la Carla da Marzeno è duretta, però è corta...

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Poi c’è un paio di stretti tornanti a destra che sarebbero l'ideale per testare il diametro utile di sterzata... ^_^

Potete immaginare come sia andata a finire... :lol:
Pian pianino, in certi punti il contachilometri ha segnato 4 chilometri e mezzo... il tornante più ripido e stretto a destra non so ancora adesso come sia riuscito a superarlo rimanendo in piedi, però alla fine sono arrivato in cima! :woot:

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Pausa barretta energetica, va bene stare a dieta ferrea ma non esageriamo! :B):
Poi riparto e di nuovo scendendo tra fischi e muggiti, entro nella vallata del Lamone.

Davanti a me in cima all'altro versante, la Rocca di Brisighella sembra dirmi in tono di sfida: "Vieni fin quassù, se ne hai ancora..."

In realtà sono oramai alla frutta ed arrivare in cima alla salita del Monticino è stato un'esercizio di forza mentale. :lol:
Dopo ogni tornante mi dicevo: "Dai che fra un po' spiana... Forza ancora un tornante!" :sick:

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Fatto sta che a forza di pormi degli illusori micro-traguardi, sono riuscito ad arrivare in vetta anche in cima al Monticino. :woot:

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Saluto la torre e la rocca di Brisighella ed inizio a scendere sull’altro versante, verso la valle del Senio. Davanti a me "Il Manicomio" una catena di calanchi tra le più suggestive della mia zona.

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Proseguo un altro po' nella discesa finchè intravedendo Monte Mauro che fa capolino tra la foschia e non resisto alla tentazione di fermarmi nuovamente per scattargli una foto. :lol:

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In questo tratto la discesa si snoderebbe in una serie di curvoni che sarebbe divertente affrontare in maniera un po' disinvolta...
Anche stavolta invece preferisco scendere stando molto... abbottonato per tenermi alla larga da eventuali sbandate che potrebbero eventualmente innescarsi.
Le raffiche di vento laterale sono nel frattempo aumentate sia in numero che in intensità rendendo sopra ai quaranta orari l'M5 piuttosto ballerina... :unsure:

Per finire, non contento di aver già fatto quattro salite, giunto a Tebano, svolto a destra per salire anche sui Monti Coralli. ^_^

Stavolta mi riprometto seriamente di dirigere il muso della bici verso casa, anche perchè sono oramai già le quattro del pomeriggio. ;P

A fine giro il Garmin segna 110 km percorsi con 1100 metri di salita.

Rientro a casa soddisfatto e traggo da questo giro le seguenti considerazioni :)
a) Ho passato una bella giornata tra le mie colline.
b) Sono riuscito a superare cinque salite, ben due di più rispetto ad ogni mia più rosea aspettativa.
c) Probabilmente con la Rossa alla cui guida spendo più energie, non sarei riuscito a portare a termine questo giro... è una mia sensazione ma non posso dirlo con certezza. Spero di poter ricompiere questo itinerario in REV in modo da avere dei termini di paragone ed avere magari la prova che le mie supposizioni erano errate.
Purtroppo stretto come mi trovo ora, tra le varie zone Arancio, Arancio Scuro, Rosso e Bordeaux, chissa quando potrò tornare verso quei paraggi... :rolleyes:
d) Le ruote ad alto profilo sull'M5, meglio tenerle solo in velodromo. Su strada la bici risulta assai meno stabile. Per contro la REV risulta essere assai meno suscettibile alle raffiche di vento laterale.
e) Bisogna assolutamente che trovi la quadra nell’effettuare una regolazione dei freni che consenta una frenata più efficace. Forse li ho tenuti troppo convergenti? Come spessore durante la regolazione avevo interposto una carta di credito tra la parte posteriore dei pattini e la pista frenante. Magari proverò a rifare la convergenza dei pattini con qualcosa di meno spesso. (La cosa strana è che sulla REV ho adottato la stessa procedura per la regolazione dei freni ed in quel caso la frenata risulta buona ed esente da rumori quali fischi o muggiti). =/
f) Specialmente in salita, pesare 9-10 chili in meno, fanno una grossa differenza, qualsiasi sia il mezzo a pedali che in quel momento si sta guidando.

E dopo questa "Catalanata"
Auguro a tutti una buona giornata! XD


Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 2/3/2021, 07:13
view post Posted: 23/2/2021, 14:17     Adattatore valvola da Presta a Schrader - Soluzioni tecniche
Verificato. ^_^
La pompetta di emergenza riesce a svolgere il suo compito senza problemi. ;)

Saluti
recRobi
view post Posted: 23/2/2021, 00:00     Adattatore valvola da Presta a Schrader - Soluzioni tecniche
Hai ragione, addirittura ho trovato una pagina su Aliexpress che per meno di un euro te ne offrono 10! :D

Vabbè... comunque non mi sono rovinato.

Saluti
recRobi
view post Posted: 22/2/2021, 23:25     Titanium TD MBB - Segnalazioni
Ciao ragazzi,

volevo segnalarvi QUESTO LINK relativo ad una pagina di Aliexpress dove viene venduta una reclinata a trazione anteriore molto simile alla "Silvio" ma con telaio in Titanio!

Capture

Chissà come sarà... :rolleyes:

Saluti
recRobi
view post Posted: 22/2/2021, 22:47     Adattatore valvola da Presta a Schrader - Soluzioni tecniche
Ciao ragazzi,

come gonfiate le vostre bici?
Pompa o compressore?
Ho recentemente acquistato su Amazon alla ridicola somma di 5 euri, una confezione di 5 adattatori che trasformano le valvole "Presta" in Schrader, in modo da poter utilizzare direttamente il compressore che adopero normalmente per gonfiare le gomme dell'auto.

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Fino ad ora avevo sempre utilizzato la classica pompa da bici.
Purtroppo, con le ruote ad altro profilo da 88 mm. riuscire a gonfiare lo pneumatico è diventata un'operazione un po' macchinosa in quanto la prolunga della valvola non esce a sufficienza dal cerchio e la testa della pompa non riesce ad esercitare una sufficiente presa e tende a scollegarsi.

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Ho provato la soluzione di fissare tramite fascette di plastica la testa della pompa alla ruota.
Tale soluzione permette di gonfiare lo pneumatico ma non consente di poter determinare con precisione l'esatta pressione di gonfiaggio.
Questo perchè la pompa rimane infilata nella prolunga ma non esercita una tenuta sufficiente e l'ago del manometro, scende immediatamente dopo ogni "stantuffata".

Questo problema l'ho risolto egregiamente con gli adattatori di cui vi sto scrivendo.

Riduzione

Li trovo comodissimi e pesano una stupidata.

Si avvitano sulla filetto della valvola dove normalmente si avvita il cappuccio di plastica.

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La tenuta è perfetta e, non dovendo mai gonfiare gli pneumatici a più di 8 BAR (pressione massima alla quale arriva il mio compressore) riesco finalmente ad effettuare l'operazione con estrema precisione e minimo sforzo. ;P

Volessi gonfiare a pressioni superiori, potrei impiegare la pompa usata in precedenza, la quale arriva fino alla pressione massima di 10 BAR ed ha la testa compatibile anche per valvole di tipo Schrader. Questo non è comunque il mio caso in quanto il costruttore dei cerchi in carbonio, raccomanda di non superare la pressione di gonfiaggio di 120 PSI che dovrebbero equivalere ad 8,2 BAR.

Saluti
recRobi
view post Posted: 22/2/2021, 21:23     +1Camera d'aria Aerothan - Recensioni
Ciao Marco,

Complimenti! Un test molto interessante.
Quali sono le pressioni di gonfiaggio che hai tenuto nelle rispettive camere d'aria?
Gli pneumatici Continental sono da 23?

Nel mio caso, i cerchi sono identici ai tuoi. Gli pneumatici Continental sono larghi 25.
Io adopero le classiche camere d'aria in butile e tengo la posteriore a 8 BAR e l'anteriore a 7,5.
Il confort è tutto sommato buono, nonostante l'asfalto dalle mie parti non sia proprio un biliardo.
Il mio peso attuale è di 86 chili.

Simpatica l'idea del drone. Chissà che riprese ne uscirebbero dal crinale delle vedove... :lol:

Saluti
recRobi
view post Posted: 17/2/2021, 02:53     +3La ROSSA e la MORA - Itinerari
Cari amici reclinati,

eccomi di nuovo qua a rompervi le tasche... ^_^
Visto che la ROSSA, è una bici che in salita mal tollera il ciclista in sovrappeso, mi sono messo a dieta di brutto (Dieta RESET del Dott. Polisano) e dopo una settimana avevo già limato quattro chili al girovita. :woot:
Sono così tornato sui Monti Coralli e sullo strappo dei Vernelli dove la volta precedente ero stato costretto a scendere ed a procedere a piedi.
Mi son dovuto fare da capo ben quattro volte per superare sui pedali questo scoglio ma alla fine ce l'ho fatta! :woot:

Nella prima volta, quando la salita supera il 12%, la catena ha iniziato a saltare dal 42 ai pignoni più piccoli.
Pensando di non aver ingranato bene il rapporto più agile, torno indietro ed inizio da capo.
Niente da fare... dal 12% in su la catena salta sui pignoni più piccoli, tale e quale a prima.
Uffa... mi viene voglia di rinunciare e battere in ritirata.... poi, rovistando nelle tasche, scopro di avere con me la chiave a brugola necessaria per regolare il deragliatore. :shifty: Agendo sulla vite L, sposto il finecorsa del deragliatore un po' più verso l'interno ruota ed aumento leggermente la tensione al cavo del deragliatore.
Terzo tentativo: la catena, una volta entrata in tensione, salta oltre il 42 e si va ad incastrare tra raggi e pignone.
Mi fermo immediatamente per non combinare un patatrac e di nuovo mi trovo con la bici messa a ruote all'aria, a cercare una possibile soluzione. =/
Decido di ripristinare il finecorsa e la tensione del cavo del deragliatore con le regolazioni di partenza.
Forse la catena salta perchè non tesa a sufficienza?
Agisco sulla vite che regola la tensione del deragliatore che inizia ad allontanarsi dai pignoni. Avvito quasi completamente quel registro e questa risulta essere la soluzone vincente.
Finalmente, al quarto tentativo riesco a superare quella rampa bastarda.
Proseguo pertanto in direzione della salita di Rio Chiè dove l'ultima volta avevo quasi... rischiato l'infarto! :sick:
Niente da dire, quattro chili addosso in meno si sentono tutti! ^_^
L'ascesa risulta ora essere impegnativa ma non impossibile.

Passa un'altra settimana nella quale butto giù altri tre chilozzi dal girovita (7 chili in due settimane!) e così sono pronto alla Domenica per un'altro tentativo in collina.
Sono curioso di provare anche la borsa Aero Narrow della Radical Design che mi è appena arrivata, molto più leggera capiente e veloce da mettere e togliere nel sedile rispetto alla borsa rossa AZUB con le cinghie utilizzata in precedenza.

Sarà finalmente il turno della MORA?
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Oppure esco nuovamente con la ROSSA?
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Dalla foto si può notare come il passo delle due bici sia diverso (nell'M5 è notevolmente più lungo), mentre l'altezza da terra della seduta è molto simile tra le due.
Chissà perchè il peso identico di 11 chili, in foto non viene mai bene. :B):

Questa volta decido di provare la salita di Via San Mamante che si trova più a Sud Est, nelle prime colline tra Faenza e Forlì.
Una salita non proibitiva per le sue pendenze ma che potrebbe diventarlo per le condizioni particolari della giornata: alla mattina esco con -2 C° e l'asfalto potrebbe essere ghiacciato. :unsure:
MonteFortino_Mamante

Affronto il viaggio di avvicinamento al piccolo trotto, per non sciupare energie e tenere per la salita le poche cartucce che ho attualmente a disposizione.
(Non assumendo da due settimane nè zuccheri nè carboidrati, non posso fare diversamente).
Arrivato in collina, la neve caduta nella notte tra Venerdì e Sabato ha coperto di bianco tutto il paesaggio che è veramente da fiaba.
Finalmente riesco a guidare la bici restando rilassato e a godere al tempo stesso della vista del panorama. :o:
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Effettivamente, questa ROSSA, più esco con lei e più inizia a starmi simpatica anche in situazioni cicloturistiche.

Mi fermo un attimo ad ammirare in lontananza il piccolo borgo di Oriolo dei Fichi e la sua curiosa torre quattrocentesca a pianta di esagono irregolare.
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E' davvero una giornata stupenda, il sole ha preso il posto delle nubi ma la temperatura non sale oltre i due gradi.
La strada è completamente gelata! :unsure:
A risolvere la situazione mi viene incontro la fantastica aderenza fornita dai copertoncini GP5000 che solo nel breve punto più ostico della salita, al 16% ed in ombra, accennano a slittare lievemente.
Nel tratto fnale della salita, il cardio inizia a salire vertiginosamente fino ad un massimo di 178! Stranamente, mi sembra di sopportare meglio le frequenze cardiache alte, rispetto a quando pedalo sull'M5, dove già a 170 battiti sento pulsare gli orecchi. (Che aiuti il fatto di avere i piedi più in basso? Boh... non sono un esperto di fluidodinamica endovascolare... :lol: )
Dopo poco, arrivo in cima al Monte della Croce dal quale posso godere di una bella veduta sulla Pianura Padana, fino al lontano Mar Adriatico.
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Per finire, scendo a destra per Via Croce, procedendo come sulle uova in quanto l’asfalto gelato brilla come fosse tempestato di Swarovski!
mfortino_viacroce
Un altro bel test per l’aderenza dei Continental e per i pattini freno per cerchi al carbonio CORIMA rossi, montati all'anteriore, che si rivelano sinceri e modulabili.
Chissà se e quando riuscirò ad affrontare questa rampa di un chilometro, percorrendola in salita? :D

Riguadagnata la provinciale, decido di fare basta e di svoltare verso Santa Lucia, Faenza e poi casa, rimandando l'attacco ad altre salite a tempi migliori. ;)

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 17/2/2021, 21:16
view post Posted: 17/2/2021, 00:39     Da Madrid a Timbuktu con un fat trike - Benvenuto & Mappa
Caro maktuub, sii il benvenuto!

Quando penso che per certe mie gitarelle fuori porta, mi metto a scrivere dei papiri... :rolleyes:
Per un viaggio avventuroso come quello compiuto da te, come minimo ci sarebbe da scrivere un libro.
Spero vorrai condividere ulteriori foto, filmati e aneddoti di quella tua esperienza di viaggio, aprendo una discussione dedicata nella apposita sezione Turismo. :)

Ancora tanti complimenti per esser riuscito a compiere tale viaggio.
maktuub, facci sognare!

Saluti
recRobi
view post Posted: 13/2/2021, 23:23     Miniraduno bireclinato a Poggio Renatico - Resoconti e archivio eventi
Bravi Gpl e Marco Spada.
Gianpaolo, pensavo che in questo periodo freddo usassi il velomobile.
Saluti
recRobi
view post Posted: 12/2/2021, 21:45     Slyway ULTRA - Carbon High Racer - Segnalazioni
A me l’estetica di questa bici piace assai.
La cosa che non mi convince appieno è il giro catena del ramo di ritorno che mi sembra un po’ arzigogolato.
Avrei visto meglio una sola doppia puleggia centrale di diametro generoso.
Forse la cosa non è possibile in quanto potrebbero esserci interferenze catena-telaio.
La scelta della puleggia sopra la ruota anteriore è per facilitare le curve a destra ed il tubo curvo è per passare sotto al forcellone posteriore a campata rovesciata.
Boh... come sapete non sono un tecnico e magari scrivo a sproposito.
Ho sempre creduto che l’attrito generato dalla catena nel ramo di ritorno fosse trascurabile.
Ho recentemente tolto tutti i tubi guida catena dalla mia M5 CHR e questo mi ha fatto guadagnare subito un chilometro orario.
La bici ha guadagnato in efficenza e silenziosità generale senza perdere più di tanto in maneggevolezza.
Le partenze dallo stop con immediata svolta a destra sono ora più difficoltose, ma non impossibili.
Di certo non è una bici sulla quale farei gare di gimkana, ma per galoppate in aperta campagna va molto meglio!
Per questo motivo, su un mezzo dall’aspetto corsaiolo come questa Slyway, preferirei un giro catena con meno rinvii.

Saluti
recRobi
view post Posted: 9/2/2021, 13:43     Giro in trike Sasso Piatto - Sasso Lungo - Turismo e itinerari
CITAZIONE (jacklanterna @ 9/2/2021, 07:35) 
Molla sti freni!!! Bel giro e bei panorami! :)

Ciao Jack!
Ci avrei scommesso sul tuo suggerimento di mollare i freni... :D
Pendenze al 20% fisso, fondo distrutto, pietrisco, non me la sono sentita...
Avrei dovuto stare troppo concentrato sulla guida, a scapito di potermi godere il panorama. :)
Nell’uscita del giorno successivo in Val San Nicolò invece ti ho dato ascolto...
Ma quella è un’altra storia e chissà se troverò il tempo di raccontarla... ^_^

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 9/2/2021, 19:02
view post Posted: 8/2/2021, 22:40     +1Giro in trike Sasso Piatto - Sasso Lungo - Turismo e itinerari
Ciao Ragazzi!

Visto che ieri era brutto e sono dovuto restare in casa, ne ho approfittato per terminare il video della quarta ed ultima parte di questo fantastico tour: la discesa dalla cima del Passo Sella, giù in picchiata tra monti, prati e boschi, fino a giungere a Canazei ed attraverso la ciclabile della Val di Fassa, arrivare infine al nostro punto di partenza: Campitello.
Che fortuna aver sostituito la pinza freno! Specialmente in questo tratto ce n'è stato un gran bisogno! ^_^

Buona visione!



Saluti
recRobi
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