Ciao ragazzi,
questa volta, andando un po' off topic, vorrei tornare sui miei criteri personali coi quali scelgo la reclinata in base alla situazione. Come dicevo, a mio personalissimo parere, ciascuna delle mie "mogli a pedali" eccelle sulle altre per almeno un aspetto. Eccole presentate brevemente qui di seguito, in ordine cronologico.
AZUB 5
Il primo amore non si scorda mai!
Ancora oggi, questa bici è quella che su tutte mi emoziona di più!
Quella inebriante sensazione di librarmi e fluttuare nell'aria la provo soprattutto pedalando su di lei.
W lo sterzo sotto il sedile!
PREGI: Robustissima bici da viaggio, la si può caricare di borse e borsoni
E' assai confortevole (coi pedali allo stesso livello della seduta) e piuttosto veloce per essere una bici turistica (le sospensioni, le ruote e la componentistica al top di gamma di cui la dotò il suo primo proprietario sicuramente aiutano in tal senso).
LIMITI: La comodità di avere il manubrio sotto la si paga con un maggior ingombro generale del mezzo e con il dover scendere a compromessi con la maneggevolezza sullo stretto. Essendo un mezzo ingombrante può risultare difficoltoso caricarlo in auto oppure in treno.
QUANDO USCIREI CON LEI: ogni qual volta si presentasse l'occasione poter compiere un bel cicloviaggio... (se solo avessi il tempo per fare il cicloviaggiatore, piuttosto di dovermi accontentare di essere un cicloviaggiosognatore...
)
M5 CHR
Dalla prima moglie turistica sono passato a quella corsaiola.
PREGI: Tra le mie bici è quella più aerodinamica e veloce in pianura. Per essere una bici in carbonio ha un telaio flessibile che la rende confortevole.
LIMITI: L'interferenza ruota tallone limita molto la possibilità di sterzare. Il giro catena: se come da foto (ramo catena di ritorno che guidato dal tubo, compie una curva sopra alla ruota anteriore), facilita la manovrabilità generale ma risulta rumoroso e poco efficiente. Si può migliorare notevolmente l'efficienza della trasmissione togliendo tutti i tubi guidacatena e lasciando il ramo di ritorno libero, pagando però il prezzo di rendere ancora più difficoltoso affrontare le svolte ed i tornanti a destra.
I pedali alti rispetto alla seduta, mi costringono a fermarmi di tanto in tanto per far passare il formicolio alle dita dei piedi.
QUANDO ESCO CON LEI: La situazione ideale sono le lunghe galoppate su strade in aperta campagna e le uscite di un giorno a medio lungo raggio su percorsi asfaltati.
HP GRASSHOPPER FX
La più docile dell' "harem" e la preferita da mia figlia.
PREGI: La più facile sulla quale iniziare con una reclinata (Manubrio AERO e ruote da 20' danno sicurezza a chi viene da una bici tradizionale). La più versatile nell’adattarsi a diverse stature di ciclista: trovare la giusta regolazione del sedile (grazie al sistema "Body Link": sedile estensibile e regolabile) è una operazione molto semplice.
La mia reclinata con la più bassa velocità di stallo e con il più alto range di rapporti disponibili (48 Velocità).
Al momento è l'unica due ruote con la quale mi sia azzardato ad affrontare, superando con successo la mitica salita della Valletta!
Altro frangente nel quale questa bici eccelle sono gli ingombri estremamente ridotti: una volta ripiegata, entra nel bagagliaio di una utilitaria.
LIMITI: La bici con la trasmissione meno efficiente (E' il prezzo da pagare per avere il cambio interno al mozzo SRAM Dual Drive, comodissimo ma che assorbe potenza. A non favorire una trasmissione efficiente sono inoltre i lunghi tubi guidacatena che facilitano le operazioni di ripiegamento della bici ma al tempo stesso, generano moltissimo attrito durante la pedalata.
QUANDO LA SCELGO: E' la mia preferita per partecipare ai nostri raduni e per andarci ogni tanto al lavoro.
Sarebbe la due ruote che sceglierei se dovessi fare un cicloviaggio nel quale servisse utilizzare anche il treno.
STEINTRIKE "The Wild ONE"
PREGI: Il mezzo più adrenalinico! Le sospensioni con 10 cm. di escursione, il baricentro basso e caricato sull'anteriore permettono emozionanti discese in fuoristrada facendo le curve in sbandata controllata.
Il telaio in acciaio permette riparazioni di più facile esecuzione. (Spero di non averne mai bisogno).
LIMITI: Essendo la distribuzione dei pesi maggiormente caricata sull'anteriore, nelle salite molto ripide (oltre al 15%) la ruota posteriore da 29” tende a perdere di motricità.
La grande escursione delle sospensioni, oltre ad offrire un impareggiabile grado di assorbimento delle buche, comporta due svantaggi:
a) tende ad assorbire parte dell'energia applicata sui pedali (la cosa è migliorata molto da quando ho sostituito lo smorzatore posteriore a molla con una unità a gas munita di leva per il blocco ammortizzatore).
b) rende difficoltoso trovare una regolazione ottimale della convergenza ruote anteriori.
Tra tutti i miei mezzi è il più lento.
QUANDO LO SCELGO: Per divertirmi in adrenaliniche picchiate off-road nei pressi di Monte Mauro.
Quando con mia figlia o con amici usciamo in trike.
AZUB Ti-Fly X
Dalla città...
ad un fuoristrada piuttosto impegnativo.
PREGI: Un mezzo fantastico per compiere cicloturismo a 360°!
Estremamente veloce per la tipologia di mezzo alla quale appartiene.
Le tre ruote da 26" e la discreta luce da terra (18 cm) consentono di passare sopra gli ostacoli con una certa facilità.
L'elettrificazione SHIMANO Step 8000 da' una spinta progressiva nelle salite in fuoristrada senza risultare mai invasiva, come ad esempio succede con il motore BOSCH.
In assoluto il mezzo più confortevole che abbia mai provato (le gomme da 3" aiutano molto in tal senso).
E' un trike mastodontico che, una volta ripiegato...
diventa grande come una ruota da 26"!
LIMITI: La seduta alta non mi consente di affrontare le curve in fuoristrada andando "a tutta" come riesco a fare con lo SteinTrike.
QUANDO LO SCELGO: Ogni qual volta vada a fare lunghi giri in fuoristrada e con parecchio dislivello.
REV Rosso Corsa
PREGI: La più leggera e scattante tra le mie reclinate. Quella con la trasmissione più silenziosa ed efficiente.
Ben tollera il montaggio delle ruote ad alto profilo e rimane molto stabile anche nel caso di raffiche di vento laterale.
I pedali in basso non fanno insorgere problemi di formicolio ai piedi.
La conformazione del sedile consente di muoversi con la schiena con una certa libertà.
La reattività ed il passo più simile ad una bici da corsa, può facilitare l’uscita con eventuali amici ciclisti in BDC.
LIMITI: I tempi necessari per acquisire la piena padronanza e controllo della bici sono più lunghi. Serve tempo, passione e determinazione ma una volta appresa la tecnica, la tensione iniziale durante la guida lascia il posto al puro divertimento!
E’ l’unica due ruote che io riesca a guidare senza mani!
QUANDO LA SCELGO: Per le mie uscite sulle salite dell'Appennino Romagnolo. (Recentemente, in pratica quasi tutti i fine settimana.
).
Saluti
recRobi
Edited by recRobi - 17/3/2021, 18:49