Cari amici reclinati,
Sabato scorso sono andato in avanscoperta per iniziare a testare una bozza dell'itinerario anello fiumi uniti Ronco Montone.
Nonostante fossi partito da casa molto tardi... troppo tardi...
(la sera prima avevo fatto le ore piccole a suonare
), sono comunque riuscito a definire almeno la parte di andata dell'itinerario lungo che vorrei proporvi per la giornata di Sabato 7 Aprile
.
Questo è il percorso di andata...
... partendo da Traversara si attraversa il fiume Lamone. Si risale l'argine destro per tre chilometri di strada bianca ma dal fondo in ottimo stato, fino ad arrivare al seicentesco Palazzo di San Giacomo.
Da qui si lascia l'argine del Lamone e si attraversano Russi, Pezzolo fino a raggiungere il fiume Montone, nei pressi di Chiesuola.
La chiesina di Chiesuola
.
Da qui risaliamo per tre chilometri la sponda sinistra del Montone fino ad attraversarlo a Ponte Vico.
Si prosegue poi in direzione San Pietro in Trento.
Nella prima periferia di San Pietro in Trento la splendida Villa Ramona
.
Nonostante i cartelli di divieto di accesso per proprietà privata, vedendo qualcuno all'interno del parco, mi sono fatto avanti per chiedere informazioni sulla possibilità di effettuare una eventuale visita...
Purtroppo la visita rimane e rimarrà una pia illusione
.
Il custode mi informa che gli interni non sono assolutamente visibili al pubblico e che la proprietà consente esclusivamente la visita alla parte esterna del parco, solamente durante un'unica sera all'anno, in concomitanza con lo svolgimento di un concerto d'estate.
Mi allontano pertanto un po' sconsolato, scusandomi per il disturbo.
La visione della villa ci è pertanto consentita solo attraverso questa cancellata dalla strada...
Ma recRobi non si arrende...
Mi sono messo di buona lena a cercare in internet, ho trovato
QUESTO DOCUMENTO .PDF dove oltre a dettagliate informazioni storiche, sono visibili gli affreschi degli interni della villa.
Lasciata Villa Ramona arrivo alla pieve romanica di San Pietro in Trento
Purtroppo il campanile...
... e l'abside...
non sono originali, in quanto andati distrutti durante la seconda guerra mondiale.
QUI un LINK per chi vuole far approfondimenti.
Proseguo poi per Coccolia dove mi soffermo ad ammirare dall'esterno la prima delle numerose ville Sei-Settecentesce che sorgono lungo la strada Ravegnana, aimè purtroppo maledettamente trafficata...
Scopro poi, cercando su internet che si tratta della
Villa Pasolini Dall'Onda.Attraversato il fiume Ronco al ponte di Coccolia, si percorre una stradina asfaltata che, rimanendo sempre sull'argine destro, arriva fino alle porte di Ravenna.
Questa parte di itinerario passa a fianco di una bella chiesina diroccata...
di cui cercando in internet le notizie storiche, ho scoperto che si tratta della
Chiesa di San Bartolomeo ...
...
la quale fra l'altro è pure in vendita!Proseguendo sempre sul fiume Ronco, si arriva dopo pochi chilometri alla Colonna dei Francesi,
monumento commemorativo della battaglia di Ravenna, nella quale nel giorno di Pasqua del 1512, morirono quasi 20.000 soldati!
Nella prima parte di
QUESTO OPUSCOLO .PDF potete trovare una sintesi dei fatti ed una chiara illustrazione che ricostruisce come si mossero gli schieramenti dei due eserciti.
Lasciato l'argine del fiume Ronco all'altezza di Madonna dell'Albero, si passa a fianco degli scavi del sito archeologico del porto romano di Classe e si arriva infine alla splendida
Basilica di Sant'Apollinare in Classe, patrimonio dell'UNESCO.
Il biglietto per la visita agli interni della Basilica ha un costo di 5 euro.
Sempre cercando in internet ho trovato questo bel
DOCUMENTO.PDF che fornisce informazioni davvero molto interessanti.
Fino a qui i km percorsi sono stati 40.
Purtroppo essendo partito tardi da casa, dovevo sbrigarmi per rientrare prima di buio.
Per il ritorno ho quindi scelto la strada più breve.
Ho così attraversato i fiumi uniti e costeggiato l'argine sinistro del Montone, risalendolo fino alla chiusa di San Marco
Anche in questo caso la strada sull'argine è bianca, ma tenuta molto bene.
In due punti la strada scende all'interno del fiume per passare sotto ad un paio di ponti e...
pure stavolta...
a distanza di due anni...
nella stessa salita dove mi era capitato nell'altra occasione...
ho spaccato nuovamente la catena.
Probabilmente c'era un pernino di una maglia che si era parzialmente sfilato.
Poi un paio di pedalate energiche per risalire sull'argine del fiume, hanno fatto il resto.
Telefonare a casa per farsi venire a prendere o cercare di riparare il guasto, provando a rientrare con i propri mezzi?
Alla fine ho risolto il dubbio amletico dando un colpo al cerchio ed uno alla botte...
ovvero...
ho chiamato a casa per avvisare che sarei rientrato tardi con i miei mezzi.
Nei prossimi fine settimana, tempo permettendo, studierò almeno due o tre ipotesi di percorsi per il rientro.
Saluti
recRobi
Edited by recRobi - 24/1/2018, 07:00