Votes taken by recRobi

view post Posted: 28/11/2021, 22:33     +1Delta "agile"? - Autocostruzione
Ciao Bitzo,
potresti realizzare uno schizzo di quello che hai in mente?
Dalla descrizione che fai non riesco a figurarmi come possa apparire un mezzo così fatto. A dire il vero uno me lo sono anche immaginato ma se è quello che penso, sarebbe molto propenso a ribaltarsi alla prima curva affrontata in discesa.
Un trike delta, a passo corto, con ruota da 14’ davanti e due da 29’ dietro? :=/:


Se cerchi un trike delta che sia basso, che giri in un fazzoletto, con un passo corto e che non sia incline al ribaltamento a me verrebbe in mente una realizzazione a trazione anteriore di Tiberio, il Prometeo.

https://youtu.be/AAajb7L0pZc

Saluti
recRobi
view post Posted: 17/11/2021, 22:36     +1copertoni 26 20 - Soluzioni tecniche
Ciao Pieretto22,
qualche anno fa provai nell’arco di un paio di mesi le seguenti tre tipologie di coperture Schwalbe da 20 pollici sulla mia Grasshopper pieghevole.

a) Marathon Racer Plus
Pregi: hanno un buon grip ed assicurano un ottimo livello di confort su strade bianche e sterrati leggeri. Il loro sistema antiforatura è davvero efficace! (Dopo quaranta chilometri percorsi sull’argine erboso del fiume Lamone, passando tra cespugli di rovi e vari boschetti di acacie, arrivai senza mai forare alla foce. Il battistrada era però interamente cosparso di piccole spine!)
Limiti: i meno scorrevoli. La mia velocità di crociera in pianura si aggirava sui 22-23 orari.

b) Durano
Pregi: i più scorrevoli, viaggiavo a 26-27 orari.
Limiti: i più duri e meno confortevoli su asfalti rovinati. Non erano indicati per strade bianche.

c) Marathon Racer
Sono risultati la via di mezzo tra i due precedenti: sufficientemente scorrevoli su asfalto (25-26 orari), danno un buon grip e confort su strade bianche.
Assicurano una discreta protezione contro le forature.

Alla fine della fiera i Marathon Racer si sono rivelati essere i miei preferiti per una reclinata da viaggio come la HP Grasshopper.

Saluti
recRobi
view post Posted: 26/7/2021, 19:10     +2In viaggio con Matilde - Turismo e itinerari
A Ciclobuffo e Matilde, una parola sola...

CHAPEAU!

Saluti
recRobi
view post Posted: 30/6/2021, 07:21     +1Bike Night - Ferrara-Mare 2021 - Resoconti e archivio eventi
Grazie a Gpl per le prime foto.
Nelle due edizioni alle quali ho avuto il piacere di partecipare, albeggiava al castello della Mesola.
Sbaglio o quest’anno avete tenuto un passo più spedito? ;)

Ancora complimenti e spero anche altri postino le loro foto ed impressioni.

Saluti
recRobi
view post Posted: 26/5/2021, 12:56     +1Ri-eccomi - Benvenuto & Mappa
Ciao Gianluca.
Bentornato.

Saluti
recRobi
view post Posted: 17/5/2021, 03:12     +4La ROSSA e la MORA - Itinerari
Ciao Ragazzi,
ecco che sta per arrivare un'altro raccontino su una delle mie uscite in collina e... tanto per cambiare, anche stavolta la ROSSA è stata la prescelta. :D

E' Domenica mattina, 28 Marzo e si va profilando una bella e fresca giornata di Primavera. (Scrivo al presente perchè riguardando quelle foto, e commentandole ora, mi sembra di rivivere quei bei momenti). *^^*
Parto da casa alle 7:30 con appena 2 gradi... :cry:
Vabbè, mi scaldo con l'entusiasmo che ho in corpo e per il resto, da' una buona mano l'abbigliamento termico. :ph34r:

L'aria è davvero frizzante, del resto, la brina ancora presente nel fosso antistante a questi filari di prugni, parla da sola. ^_^

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In testa non ho un itinerario prefissato, anche se mi piacerebbe tornare nella vallata del Montone dove ero già stato durante l'uscita precedente.
Sto pedalando per le deserte stradine di campagna, quelle che percorremmo insieme quando andammo a Faenza.
Auto incontrate, si possono contare sulle dita di una mano. (La quasi totale assenza di traffico per strada è in effetti l'unica cosa che oggi rimpiango di quel recente periodo di chiusura).
Faenza è già alle mie spalle e sto iniziando a salire dolcemente verso le prime colline, tra i frutteti in fiore di Sarna.

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In fondo al rettifilo, l'ottocentesca Villa Gessi, a fianco della quale si intravede una monumentale metasequoia.

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Indugio ancora un attimo per uno scatto tra i filari di albicocchi in fiore... tanto sono da solo e nessuno mi sta mettendo fretta. :P

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Sullo sfondo, tra i pini, la chiesina di Villa Gessi.

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Trovandomi a Sarna... svolto a sinistra ed abbandono la vallata del Lamone per salire in cima alla Carla (la salita il cui nome a Jack Lanterna ispira simpatia :P ).
Arrivato in cima a questa salita che stavolta mi è sembrata più facile del solito, inizio a scendere verso Marzeno.
Prima però, vogliamo non fare un paio di scatti al panorama di calanchi che si può godere dal Monumento ai Moto Radunisti? :D

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Da qui in avanti la strada picchia verso la vallata del torrente Marzeno, affluente del Lamone.
Continuo a salire in direzione Modigliana e mentre pedalo,immerso in un mare di colori e di profumi di frutteti in fiore, continuo a pensare quale sarà la prossima salita. :rolleyes:

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Dopo qualche chilometro, decido di svoltare a sinistra per Via San Cassiano, la quale costituisce una bella alternativa per arrivare in cima al Trebbio, passo di controcrinale che collega Modigliana a Dovadola.
Se da Modigliana, la prima parte del Trebbio è un muro al 18%, anche questa alternativa...

9trebbio_sanCassiano

... specialmente nel primo tratto,non è poi tanto da meno. ^_^

10monteTrebbio_sancassiano_particolare

Arrivato alla chiesina di San Cassiano,

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le pendenze si ammorbidiscono e la strada prosegue percorrendo il crinale che divide la vallata del torrente Marzeno da quella del fiume Montone.

Se a Giugno, da queste parti domina il giallo delle ginestre, ora invece prevale il verde dei prati!

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Ancora qualche chilometro e mi trovo in cima al passo del Trebbio...

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... dove è stato eretto questo monumento al ciclista.

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Da qui decido di restare in quota e di immettermi sulla bretella che porta al passo successivo, il Chioda.

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Questo valico unisce Modigliana a Rocca San Casciano.

Mentre risalgo questo crinale,

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non resisto a fermarmi di tanto in tanto,

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perchè anche quassù, i panorami...

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... sono davvero notevoli! :o:

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Arrivato al Chioda, inizio salire verso la cima.

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Appena incominciata la discesa, sono di nuovo fermo!
In un costone all'ombra stanno spuntando le primule!

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Dopo questa parentesi floreale, mi rimetto in movimento ed inizio a scendere verso Rocca San Casciano.

I ruderi della rocca.

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Ancora qualche chilometro ed arrivo in centro a questa bella cittadina.
La piazza centrale è purtroppo completamente deserta, come del resto tante altre durante questo periodo balordo! <_<

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Le architetture di questa cittadina romagnola ci ricordano che questo territorio apparteneva al Granducato di Toscana.

Lasciata alle mie spalle anche Rocca San Casciano, inizio a salire verso Monte Colombo, percorrendo quella strada dalla quale ero sceso durante la mia uscita precedente.

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Fatta da questo versante, l'ascesa risulta più ostica. Come se non bastasse, la stanchezza inizia a farsi sentire e rende il mio incedere piuttosto incerto e zig-zagante... :shifty:
Per fortuna, su questa strada secondaria, di auto... manco l'ombra. :)

Finalmente arrivo in cima dove trovo ancora qualche traccia di una recente nevicata.

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Giunto a questo incrocio, mi fermo un attimo a riposare, a mangiare una barretta ed a riflettere verso dove dirigermi...

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Dato che il cuore mi chiederebbe di andare a destra, verso Predappio e le gambe invece vorrebbero che scendessi a sinistra verso Dovadola, decido di non ascoltare nè l'uno nè le altre e pertanto proseguo diritto verso Monte Maggiore. :B):

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Oltrepassata la chiesa di Monte Maggiore, procedo finalmente in discesa verso Pieve Salutare.
Scendendo di quota, ritorno ad immergermi nei colori intensi dei peschi in fiore. :rolleyes:

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Oramai è pomeriggio inoltrato, mi sento bollito e mi trovo ancora piuttosto lontano da casa... :blink:
Nonostante questo, passato Castrocaro ed arrivato in centro a Terra del Sole, decido di svoltare a sinistra per affrontare l'ultima salita del giorno, quella di Monte Poggiolo.

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Sono proprio curioso di vedere se riuscirò a superare a pedali, nonostante la stanchezza, anche quest'ultimo dente.
Devo ammettere che la voglia di mettere giù il piede, stavolta è stata tanta!
Se sono arrivato in cima è solo stato grazie all'orgoglio ed alla testardaggine di non voler mollare proprio davanti all'ultimo ostacolo! :angry:

In cima alla salita mi fermo a riprendere fiato e ad ammirare i ruderi della rocca di Monte Poggiolo.

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Le ombre incominciano ad allungarsi ed io mi trovo ancora a quasi quaranta chilometri da casa!

La prossima ed ultima fermata, avverrà sul primo cavalcavia dopo aver attraversato la via Emilia.

Mentre volgo indietro lo sguardo si presenta ai miei occhi uno spettacolare lago rosa che precede le sagome oramai confuse delle retrostanti colline. :]

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Questa volta si è fatto davvero tardi e sto davvero rischiando di rincasare fuori tempo massimo!

Spendendo le ultime energie rimaste, arriverò al mio paesello quando oramai è rimasto solo qualche scampolo di luce! :D

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Per la cronaca, il computerino di bordo, mi dice che stavolta ho pure stabilito ben due record! ^U^

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Alla fine di tutto, quello che per me conta non sono tanto i numeri, quanto le emozioni provate sulla ROSSA pedalando tutto il giorno, su e giù per quelle colline, che ora mi appaiono così lontane all'orizzonte.

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Spero al più presto di poter tornare lassù e di vivere una nuova entusiasmante avventura! :wub:

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 17/5/2021, 07:34
view post Posted: 3/5/2021, 22:21     +1reV, reclinata TD MBB - Autocostruzione
Per la mia piccola personale esperienza con la reclinata a trazione anteriore, le mie sensazioni vanno per il momento in una direzione molto simile a quella descritta sopra da Marco: tengo il sedile fisso a 36-37 gradi di inclinazione. A questa angolazione della seduta ho trovato fino ad ora il miglior compromesso tra guidabilità generale della bici - velocità espressa in pianura - controllo alle basse velocità / capacità di andare in salita in maniera redditizia.
Su questo tipo di architettura mi trovo molto meglio a tirare i pedali ed a staccare la parte superiore della schiena dal sedile, piuttosto che incapponirmi a spingere come se mi trovassi seduto su una ”leg-press”.
Per tempi brevi e su strappi oltre al 14% mi tiro su completamente dal sedile.
Purtroppo, non ho ancora gli addominali sufficientemente allenati per mantenere tale posizione lungo una intera salita.
Non avverto la necessità di dover cambiare continuamente l’inclinazione dello schienale in base al variare dei valori della pendenza della strada.
Fra l’altro, almeno nel mio caso, se metto lo schienale più eretto, devo conseguentemente arretrare di almeno un foro, la vite che fissa al telaio l’attacco inferiore del sedile.
Diversamente, mi troverei a pedalare in una posizione non corretta. (corta)

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 4/5/2021, 22:31
view post Posted: 22/4/2021, 22:48     +3La ROSSA e la MORA - Itinerari
Ciao Ragazzi,
è un po' che non scrivo su come procede l'avventura del confronto tra la ROSSA e la MORA. ^_^

Era Domenica 7 Marzo e si andava profilando una bella giornata di inizio Primavera. :rolleyes:

Partenza da casa alle 8:30.
Questa volta è stato il turno della ROSSA.

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Mi sono avviato allegramente verso verso Russi ed ho proseguito in direzione SUD verso le mie amate colline.
L'obiettivo della giornata era dirigermi nella vallata del fiume Montone, salire da Pieve Salutare verso Monte Maggiore poi proseguire per Monte Colombo... (viste sulla carta, le pendenze non eccessive, sembravano l'ideale per migliorare la confidenza in salita con la bici a trazione anteriore).

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... infine, scendere fino a Rocca San Casciano, per poi tornare alla pianura percorrendo la strada di fondo valle.

Durante il percorso di avvicinamento alle colline, finalmente iniziavano a vedersi nelle mie campagne i colori dei primi frutteti che stavano fiorendo.

Il bianco dei ciliegi...

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Il rosa dei peschi...

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Insomma una giornata con i colori e profumi ideali per mettermi di buon umore. :)

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Prima di arrivare a Terra del Sole e Castrocaro, ho provato la gamba sulla prima salitella dei Sabbioni dove non ho resistito a fermarmi nuovamente per addentrarmi a piedi in mezzo ad un odoroso campo di albicocchi. XP

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Arrivato a Pieve Salutare, ho svoltato a sinistra ed ho iniziato a salire verso Monte Maggiore.

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Eh... mi sa che anche oggi le medie orarie andranno a farsi benedire... <_<

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In compenso penso potrei piazzarmi dignitosamente sulla classifica STRAVA scatti... fotografici realizzati all'ora... XD

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La ROSSA è là ad attendermi in fondo al filare, impaziente di tornare a mangiar salite.

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Salendo di quota, i frutteti lasciano il posto al bosco ed a bei cespugli di biancospino. ^_^

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La strada continua a salire tranquilla e regolare, come tranquilla e regolare è la mia andatura.

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Oramai non dovrebbe mancare molto...

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...alla cima di Monte Maggiore,

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che si trova in corrispondenza di questa chiesa.

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Dopo una breve discesa, la strada ricomincia a salire...

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... verso monte Colombo.

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In corrispondenza di questo tornante,

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cattura la mia attenzione il primo mandorlo in fiore dell'anno. :]

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Salendo ancora di quota, i boschi...

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...lasciano sempre più spazio a prati di un colore verde sfavillante!

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Mi ricordo montagne verdi... cantava Marcella... :D

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Dopo Monte Colombo,

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la strada inizia a scendere tra verdi prati,

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e monti,

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finchè non inizia ad intravedersi a fondo valle, l'abitato di Rocca San Casciano.

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Sopra al paese le rovine del suo castello.

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Riguadagnata la strada statale di fondo valle, ho iniziato a tornare speditamente verso casa e dopo poco sono arrivato ai piedi della antica e maestosa Rocca dei Conti Guidi a Dovadola.

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Fuori Dovadola, decido di lasciare la statale per salire a mezza costa, su una solitaria e panoramica stradina parallela.

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Sulla strada del ritorno il sole diventa sempre più basso e regala a quei pescheti fotografati in mattinata un colore ancora più caldo.

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Il rientro al mio paesello quando oramai sta iniziando a fare buio.

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Una giornata stupenda! :woot:

Oramai la ROSSA non mi richiede più quella concentrazione dei primi tempi e mi lascia finalmente l'occasione per distrarmi un po' dalla guida e godermi i panorami. ^_^
(O almeno, in questa giornata con pendenze sotto al 10%, le sensazioni sono state queste).
120 i chilometri percorsi e 1200 mt. di dislivello.

Un fastidioso prurito alla schiena verso fine giro si rivelerà essere un inizio di abrasione alla pelle, in corrispondenza della colonna vertebrale, all'altezza delle scapole.
Non ho ancora appreso la tecnica di sollevarmi dallo schienale durante le salite.
Sarà questione di tempo e di accumulare altri chilometri ed ulteriore esperienza.

Nel frattempo inizio ad escogitare come realizzare dei fori di "scarico" nello schienale. ;)

Saluti

recRobi
view post Posted: 17/3/2021, 04:12     +3La ROSSA e la MORA - Itinerari
Ciao ragazzi,
questa volta, andando un po' off topic, vorrei tornare sui miei criteri personali coi quali scelgo la reclinata in base alla situazione. Come dicevo, a mio personalissimo parere, ciascuna delle mie "mogli a pedali" eccelle sulle altre per almeno un aspetto. Eccole presentate brevemente qui di seguito, in ordine cronologico.

AZUB 5
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Il primo amore non si scorda mai! :]
Ancora oggi, questa bici è quella che su tutte mi emoziona di più! ^_^
Quella inebriante sensazione di librarmi e fluttuare nell'aria la provo soprattutto pedalando su di lei.
W lo sterzo sotto il sedile! :D

PREGI: Robustissima bici da viaggio, la si può caricare di borse e borsoni
E' assai confortevole (coi pedali allo stesso livello della seduta) e piuttosto veloce per essere una bici turistica (le sospensioni, le ruote e la componentistica al top di gamma di cui la dotò il suo primo proprietario sicuramente aiutano in tal senso).
LIMITI: La comodità di avere il manubrio sotto la si paga con un maggior ingombro generale del mezzo e con il dover scendere a compromessi con la maneggevolezza sullo stretto. Essendo un mezzo ingombrante può risultare difficoltoso caricarlo in auto oppure in treno.
QUANDO USCIREI CON LEI: ogni qual volta si presentasse l'occasione poter compiere un bel cicloviaggio... (se solo avessi il tempo per fare il cicloviaggiatore, piuttosto di dovermi accontentare di essere un cicloviaggiosognatore... :D )

M5 CHR
Dalla prima moglie turistica sono passato a quella corsaiola.
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PREGI: Tra le mie bici è quella più aerodinamica e veloce in pianura. Per essere una bici in carbonio ha un telaio flessibile che la rende confortevole.
LIMITI: L'interferenza ruota tallone limita molto la possibilità di sterzare. Il giro catena: se come da foto (ramo catena di ritorno che guidato dal tubo, compie una curva sopra alla ruota anteriore), facilita la manovrabilità generale ma risulta rumoroso e poco efficiente. Si può migliorare notevolmente l'efficienza della trasmissione togliendo tutti i tubi guidacatena e lasciando il ramo di ritorno libero, pagando però il prezzo di rendere ancora più difficoltoso affrontare le svolte ed i tornanti a destra. :sick:
I pedali alti rispetto alla seduta, mi costringono a fermarmi di tanto in tanto per far passare il formicolio alle dita dei piedi.
QUANDO ESCO CON LEI: La situazione ideale sono le lunghe galoppate su strade in aperta campagna e le uscite di un giorno a medio lungo raggio su percorsi asfaltati.

HP GRASSHOPPER FX
La più docile dell' "harem" e la preferita da mia figlia. 3_3
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PREGI: La più facile sulla quale iniziare con una reclinata (Manubrio AERO e ruote da 20' danno sicurezza a chi viene da una bici tradizionale). La più versatile nell’adattarsi a diverse stature di ciclista: trovare la giusta regolazione del sedile (grazie al sistema "Body Link": sedile estensibile e regolabile) è una operazione molto semplice.
La mia reclinata con la più bassa velocità di stallo e con il più alto range di rapporti disponibili (48 Velocità).
Al momento è l'unica due ruote con la quale mi sia azzardato ad affrontare, superando con successo la mitica salita della Valletta!
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Altro frangente nel quale questa bici eccelle sono gli ingombri estremamente ridotti: una volta ripiegata, entra nel bagagliaio di una utilitaria.
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LIMITI: La bici con la trasmissione meno efficiente (E' il prezzo da pagare per avere il cambio interno al mozzo SRAM Dual Drive, comodissimo ma che assorbe potenza. A non favorire una trasmissione efficiente sono inoltre i lunghi tubi guidacatena che facilitano le operazioni di ripiegamento della bici ma al tempo stesso, generano moltissimo attrito durante la pedalata.
QUANDO LA SCELGO: E' la mia preferita per partecipare ai nostri raduni e per andarci ogni tanto al lavoro.
Sarebbe la due ruote che sceglierei se dovessi fare un cicloviaggio nel quale servisse utilizzare anche il treno.

STEINTRIKE "The Wild ONE"
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PREGI: Il mezzo più adrenalinico! Le sospensioni con 10 cm. di escursione, il baricentro basso e caricato sull'anteriore permettono emozionanti discese in fuoristrada facendo le curve in sbandata controllata. :woot:
Il telaio in acciaio permette riparazioni di più facile esecuzione. (Spero di non averne mai bisogno).
LIMITI: Essendo la distribuzione dei pesi maggiormente caricata sull'anteriore, nelle salite molto ripide (oltre al 15%) la ruota posteriore da 29” tende a perdere di motricità.
La grande escursione delle sospensioni, oltre ad offrire un impareggiabile grado di assorbimento delle buche, comporta due svantaggi:
a) tende ad assorbire parte dell'energia applicata sui pedali (la cosa è migliorata molto da quando ho sostituito lo smorzatore posteriore a molla con una unità a gas munita di leva per il blocco ammortizzatore).
b) rende difficoltoso trovare una regolazione ottimale della convergenza ruote anteriori.
Tra tutti i miei mezzi è il più lento.
QUANDO LO SCELGO: Per divertirmi in adrenaliniche picchiate off-road nei pressi di Monte Mauro.
Quando con mia figlia o con amici usciamo in trike.

AZUB Ti-Fly X

Dalla città...
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ad un fuoristrada piuttosto impegnativo.
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PREGI: Un mezzo fantastico per compiere cicloturismo a 360°!
Estremamente veloce per la tipologia di mezzo alla quale appartiene.
Le tre ruote da 26" e la discreta luce da terra (18 cm) consentono di passare sopra gli ostacoli con una certa facilità.
L'elettrificazione SHIMANO Step 8000 da' una spinta progressiva nelle salite in fuoristrada senza risultare mai invasiva, come ad esempio succede con il motore BOSCH.
In assoluto il mezzo più confortevole che abbia mai provato (le gomme da 3" aiutano molto in tal senso).
E' un trike mastodontico che, una volta ripiegato...
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diventa grande come una ruota da 26"!
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LIMITI: La seduta alta non mi consente di affrontare le curve in fuoristrada andando "a tutta" come riesco a fare con lo SteinTrike.
QUANDO LO SCELGO: Ogni qual volta vada a fare lunghi giri in fuoristrada e con parecchio dislivello.

REV Rosso Corsa
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PREGI: La più leggera e scattante tra le mie reclinate. Quella con la trasmissione più silenziosa ed efficiente.
Ben tollera il montaggio delle ruote ad alto profilo e rimane molto stabile anche nel caso di raffiche di vento laterale.
I pedali in basso non fanno insorgere problemi di formicolio ai piedi.
La conformazione del sedile consente di muoversi con la schiena con una certa libertà.
La reattività ed il passo più simile ad una bici da corsa, può facilitare l’uscita con eventuali amici ciclisti in BDC.
LIMITI: I tempi necessari per acquisire la piena padronanza e controllo della bici sono più lunghi. Serve tempo, passione e determinazione ma una volta appresa la tecnica, la tensione iniziale durante la guida lascia il posto al puro divertimento!
E’ l’unica due ruote che io riesca a guidare senza mani! :woot:


QUANDO LA SCELGO: Per le mie uscite sulle salite dell'Appennino Romagnolo. (Recentemente, in pratica quasi tutti i fine settimana. *^^* ).

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 17/3/2021, 18:49
view post Posted: 3/3/2021, 23:03     +4La ROSSA e la MORA - Itinerari
Niente pasta, cacio o burro,
Molte uova e pesce azzurro
Condimenti: olio, limone,
Insalata a colazione,
Insalata a pranzo e cena
Fa sembrar la pancia piena... :D
Tagliatelle col ragù?
Non le mangio proprio più! ;_;
Le colleghe al lavoro
Chiedono senza decoro <_<
Se mi sia “rimesso in caccia”... :lol:
Io allor faccio il cavaliere,
Do’ risposte assai sincere:
“Sì... di ROSSA con borraccia!” 3_3

Saluti
recRobi ;P

Edited by recRobi - 17/3/2021, 04:36
view post Posted: 2/3/2021, 23:47     +2La ROSSA e la MORA - Itinerari
Ciao EBS,
grazie per i complimenti ma non ho fatto assolutamente nulla di eccezionale.
Basta uscire alla mattina, avere la possibilità di stare fuori fino a sera, gironzolando spensieratamente qua e là... ed i chilometri alla fine vengono fuori da soli. ^_^
Sul fattore dislivello magari potrei essere parzialmente d’accordo.
Le salite le ho comunque affrontate tutte andando al minimo consentito per rimanere in piedi tenendo a mente di non sprecare la poca benzina attualmente a disposizione.
Sono quattro settimane che sto andando avanti a verdure, uova, pesce, olio d’oliva e succo di limone. Zero alchool, zuccheri e carboidrati... e senza carboidrati in corpo, per andar sano e lontano, sei costretto ad andar piano. :D
Quello che mi stupisce è invece il fatto di essere riuscito, seguendo scrupolosamente questa dieta “Reset”, a dimagrire di ben dodici chili in solo quattro settimane. Ben due chili in più rispetto a quelli promessi dal biologo nutrizionista Dott. Polisano nel suo manuale :D

Effettivamente la molla iniziale che ha fatto scattare questa mia decisione di seguire tale dieta è stata fornita dal desiderio di migliorare il mio rapporto peso/potenza, allo scopo di riuscire ad andare con la REV dove già stavo andando con l’M5 anche se sicuramente in maniera più tranquilla.
Premetto che non me ne frega un fico secco dei KOM nè di eventuali sfide con ciclisti in BDC.
Quello che invece mi interesserebbe molto sarebbe riuscire a migliorare la mia velocità in salita e conseguentemente, la velocità media finale dei miei giri improvvisati nell’appennino romagnolo.
Perchè? Per il semplice fatto di disporre di un maggior raggio d’azione durante le mie uscite cicloturistiche. ;P
Spero di riuscire nell’intento.
Dovessi fallire, penso che continuerò comunque a seguire le successive fasi di tale dieta. Ho infatti scoperto che il sacrificio di dover rinunciare a certi cibi a tavola è ampiamente ripagato dallo stato generale di benessere raggiunto. :rolleyes:


Saluti
recRobi
view post Posted: 2/3/2021, 01:26     +1La ROSSA e la MORA - Itinerari
Cari amici reclinati,
Se non v'ho ancor stufati -_-
Con la MORA e con la ROSSA
Questo è il dì della riscossa, :woot:
Della MORA un po' gelosa
Che si sente trascurata
E mi chiede un po' imbronciata
Oggi usciamo insieme? O cosa? :shifty:

Ebbene sì, alla fine sono uscito con l'M5, in direzione collina per sfruttare l'ultimo Sabato utile prima dell'ennesima chiusura.
Troppa era la curiosità di testare le ultime modifiche apportate:
1) la ruota posteriore da 88 mm. ancora a chilometri zero.
2) la soluzione della catena bassa, che regala sì più efficienza e sileziosità alla trasmissione ed è fantastica in pianura, quanto però questa configurazione "da pista" avrebbe compromesso la guidabilità in salita ed il controllo alle basse andature?
3) Sarei riuscito ugualmente a percorrere i tornanti a destra? =/
4) La scelta di sostituire il cuscino originale Ventisit con un più sottile Novosport, apparentemente più confortevole, si sarebbe rivelata azzeccata dopo ore di permanenza in bici?

Sono le 9:00 di mattina e parto da casa, armato di belle speranze, nonostante la nebbia che non accenni a diradarsi.
L'intento è quello di tornare al Monte della Croce, la salita affrontata in REV nel fine settimana precedente, poi se le sensazioni saranno buone, la Pietramora.

Durante il percorso di avvicinamento alla collina, ho modo di testare il confort del sedile Novosport.
Nonostante sia meno spesso del Ventisit, risulta essere più confortevole nell'assorbimento delle vibrazioni causate delle irregolarità dell'asfalto.
Infine, essendo più sottile del Ventisit, mi consente di recuperare quel paio di centimetri di sedile che mi era sempre andato un filo corto, permettendomi finalmente di tenere tutta la schiena in appoggio.

Le sensazioni in pianura sono più che buone. Il ronzio della catena sulla puleggia, si avverte ora a malapena, mentre al posteriore il caratteristico sibilo della ruota in carbonio a profilo alto, si sente eccome!
Forse anche la borsa Aero darà qualcosina in guadagno aerodinamico? =/
Chi può dirlo con certezza... fatto stà che sto facendo girare le gambe al minimo, per tenermi tutte le cartucce per la salita e comunque sto già viaggiando a 29-30 orari.

La nebbia inizia a diradarsi solo una volta attraversata la via Emilia e riesco finalmente ad intravedere le sagome sfocate delle colline circostanti. Giunto all'incrocio che porterebbe a Oriolo dei Fichi, svolto a sinistra ed inizio la salita già percorsa la Domenica precedente con la ROSSA.

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Differenze? Beh, tra le due bici c'è un abisso.
La REV è sicuramente più scattante e reattiva.
Per contro con l'M5, posso permettermi il lusso di salire andando al risparmio, perchè a cinque chilometri all'ora riesco ancora a mantenere un buon controllo della bici e non devo dissipare energie nel cercar di fare andar dritto un mezzo che è prossimo alla velocità di stallo.
Insomma, al momento la mia sensazione è stata questa: con la REV sono andato più forte su quella salita perchè:
a) effettivamente va di più
b) perchè ha una architettura che mi costringe ad andare di più (la mia attuale velocità di stallo in salita è di 6 chilometri orari con la REV e 4,5 con l'M5).

Risultato? Sono arrivato in cima meno provato con l’M5 perchè ho avuto la possibilità di salire più lentamente.

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Caspita che differenza di temperatura! Partito da casa con tre gradi e mezzo e tanta nebbia, qui in collina diciotto gradi e sole! Purtroppo la foschia non consente alla vista di spaziare sulla pianura e oltre, fino al Mare Adriatico. -_-

E' giunto il momento di testare i freni per la scoscesa rampa di Via Croce.
Accipicchia! Nonostante la combinazione pastiglie freni e cerchi sia la stessa che è sulla REV (CORIMA rossi all'anteriore), l'M5 mi sembra decelleri molto di meno! Forse saranno le leve freno che sono in una posizione più svantaggiosa e non mi riesce di azionarle con la stessa forza? Forse non ho azzeccato la regolazione dei freni? Forse la pastiglia anteriore destra si è un po' unta con la catena che passa da lì vicino?
Bah... chi può dirlo. Fatto sta che la frenata pastosa e modulabile provata con la REV, qui proprio non c'è.
Per di più, quando aziono i freni con decisione, le pastiglie risultano parecchio rumorose: l'anteriore emette un fischio e la posteriore una sorta di muggito.
Guadagnata la provinciale, stavolta ho il tempo ed energie residue per tentare la salita successiva.
La Pietramora, dal lato di Santa Lucia non è dura come da quello di Marzeno, tuttavia non la posso certo considerare un'ascesa banale.

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Anche in questo caso la paciosa M5 mi consente di salire centellinando le energie e finalmente raggiungo la cima. :D

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Mi fermo un attimo per rifiatare ed ammirare le brulle catene di calanchi all'orizzonte,

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E poi giù verso Marzeno!
Nonostante l'asfalto su questo versante sia perfetto, si è alzato un po' di vento ed un paio di sbandate della bici, innescate dalle ruote ad alto profilo, mi consigliano di non farmi prendere dall'entusiasmo...
Affronto pertanto il resto della discesa azionando spesso i freni in modo da non oltrepassare mai i quaranta orari, velocità oltre la quale non mi sento sicuro come quando avevo le ruote in alluminio.
Tra fischi e muggiti arrivo a Marzeno.

Benone! Obiettivo della giornata raggiunto.
Ora si va a casa! :|
E se invece... provassi a fare un'altra salitina? =/

Se ben ricordo, la Carla da Marzeno è duretta, però è corta...

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Poi c’è un paio di stretti tornanti a destra che sarebbero l'ideale per testare il diametro utile di sterzata... ^_^

Potete immaginare come sia andata a finire... :lol:
Pian pianino, in certi punti il contachilometri ha segnato 4 chilometri e mezzo... il tornante più ripido e stretto a destra non so ancora adesso come sia riuscito a superarlo rimanendo in piedi, però alla fine sono arrivato in cima! :woot:

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Pausa barretta energetica, va bene stare a dieta ferrea ma non esageriamo! :B):
Poi riparto e di nuovo scendendo tra fischi e muggiti, entro nella vallata del Lamone.

Davanti a me in cima all'altro versante, la Rocca di Brisighella sembra dirmi in tono di sfida: "Vieni fin quassù, se ne hai ancora..."

In realtà sono oramai alla frutta ed arrivare in cima alla salita del Monticino è stato un'esercizio di forza mentale. :lol:
Dopo ogni tornante mi dicevo: "Dai che fra un po' spiana... Forza ancora un tornante!" :sick:

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Fatto sta che a forza di pormi degli illusori micro-traguardi, sono riuscito ad arrivare in vetta anche in cima al Monticino. :woot:

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Saluto la torre e la rocca di Brisighella ed inizio a scendere sull’altro versante, verso la valle del Senio. Davanti a me "Il Manicomio" una catena di calanchi tra le più suggestive della mia zona.

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Proseguo un altro po' nella discesa finchè intravedendo Monte Mauro che fa capolino tra la foschia e non resisto alla tentazione di fermarmi nuovamente per scattargli una foto. :lol:

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In questo tratto la discesa si snoderebbe in una serie di curvoni che sarebbe divertente affrontare in maniera un po' disinvolta...
Anche stavolta invece preferisco scendere stando molto... abbottonato per tenermi alla larga da eventuali sbandate che potrebbero eventualmente innescarsi.
Le raffiche di vento laterale sono nel frattempo aumentate sia in numero che in intensità rendendo sopra ai quaranta orari l'M5 piuttosto ballerina... :unsure:

Per finire, non contento di aver già fatto quattro salite, giunto a Tebano, svolto a destra per salire anche sui Monti Coralli. ^_^

Stavolta mi riprometto seriamente di dirigere il muso della bici verso casa, anche perchè sono oramai già le quattro del pomeriggio. ;P

A fine giro il Garmin segna 110 km percorsi con 1100 metri di salita.

Rientro a casa soddisfatto e traggo da questo giro le seguenti considerazioni :)
a) Ho passato una bella giornata tra le mie colline.
b) Sono riuscito a superare cinque salite, ben due di più rispetto ad ogni mia più rosea aspettativa.
c) Probabilmente con la Rossa alla cui guida spendo più energie, non sarei riuscito a portare a termine questo giro... è una mia sensazione ma non posso dirlo con certezza. Spero di poter ricompiere questo itinerario in REV in modo da avere dei termini di paragone ed avere magari la prova che le mie supposizioni erano errate.
Purtroppo stretto come mi trovo ora, tra le varie zone Arancio, Arancio Scuro, Rosso e Bordeaux, chissa quando potrò tornare verso quei paraggi... :rolleyes:
d) Le ruote ad alto profilo sull'M5, meglio tenerle solo in velodromo. Su strada la bici risulta assai meno stabile. Per contro la REV risulta essere assai meno suscettibile alle raffiche di vento laterale.
e) Bisogna assolutamente che trovi la quadra nell’effettuare una regolazione dei freni che consenta una frenata più efficace. Forse li ho tenuti troppo convergenti? Come spessore durante la regolazione avevo interposto una carta di credito tra la parte posteriore dei pattini e la pista frenante. Magari proverò a rifare la convergenza dei pattini con qualcosa di meno spesso. (La cosa strana è che sulla REV ho adottato la stessa procedura per la regolazione dei freni ed in quel caso la frenata risulta buona ed esente da rumori quali fischi o muggiti). =/
f) Specialmente in salita, pesare 9-10 chili in meno, fanno una grossa differenza, qualsiasi sia il mezzo a pedali che in quel momento si sta guidando.

E dopo questa "Catalanata"
Auguro a tutti una buona giornata! XD


Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 2/3/2021, 07:13
view post Posted: 22/2/2021, 21:23     +1Camera d'aria Aerothan - Recensioni
Ciao Marco,

Complimenti! Un test molto interessante.
Quali sono le pressioni di gonfiaggio che hai tenuto nelle rispettive camere d'aria?
Gli pneumatici Continental sono da 23?

Nel mio caso, i cerchi sono identici ai tuoi. Gli pneumatici Continental sono larghi 25.
Io adopero le classiche camere d'aria in butile e tengo la posteriore a 8 BAR e l'anteriore a 7,5.
Il confort è tutto sommato buono, nonostante l'asfalto dalle mie parti non sia proprio un biliardo.
Il mio peso attuale è di 86 chili.

Simpatica l'idea del drone. Chissà che riprese ne uscirebbero dal crinale delle vedove... :lol:

Saluti
recRobi
view post Posted: 17/2/2021, 02:53     +3La ROSSA e la MORA - Itinerari
Cari amici reclinati,

eccomi di nuovo qua a rompervi le tasche... ^_^
Visto che la ROSSA, è una bici che in salita mal tollera il ciclista in sovrappeso, mi sono messo a dieta di brutto (Dieta RESET del Dott. Polisano) e dopo una settimana avevo già limato quattro chili al girovita. :woot:
Sono così tornato sui Monti Coralli e sullo strappo dei Vernelli dove la volta precedente ero stato costretto a scendere ed a procedere a piedi.
Mi son dovuto fare da capo ben quattro volte per superare sui pedali questo scoglio ma alla fine ce l'ho fatta! :woot:

Nella prima volta, quando la salita supera il 12%, la catena ha iniziato a saltare dal 42 ai pignoni più piccoli.
Pensando di non aver ingranato bene il rapporto più agile, torno indietro ed inizio da capo.
Niente da fare... dal 12% in su la catena salta sui pignoni più piccoli, tale e quale a prima.
Uffa... mi viene voglia di rinunciare e battere in ritirata.... poi, rovistando nelle tasche, scopro di avere con me la chiave a brugola necessaria per regolare il deragliatore. :shifty: Agendo sulla vite L, sposto il finecorsa del deragliatore un po' più verso l'interno ruota ed aumento leggermente la tensione al cavo del deragliatore.
Terzo tentativo: la catena, una volta entrata in tensione, salta oltre il 42 e si va ad incastrare tra raggi e pignone.
Mi fermo immediatamente per non combinare un patatrac e di nuovo mi trovo con la bici messa a ruote all'aria, a cercare una possibile soluzione. =/
Decido di ripristinare il finecorsa e la tensione del cavo del deragliatore con le regolazioni di partenza.
Forse la catena salta perchè non tesa a sufficienza?
Agisco sulla vite che regola la tensione del deragliatore che inizia ad allontanarsi dai pignoni. Avvito quasi completamente quel registro e questa risulta essere la soluzone vincente.
Finalmente, al quarto tentativo riesco a superare quella rampa bastarda.
Proseguo pertanto in direzione della salita di Rio Chiè dove l'ultima volta avevo quasi... rischiato l'infarto! :sick:
Niente da dire, quattro chili addosso in meno si sentono tutti! ^_^
L'ascesa risulta ora essere impegnativa ma non impossibile.

Passa un'altra settimana nella quale butto giù altri tre chilozzi dal girovita (7 chili in due settimane!) e così sono pronto alla Domenica per un'altro tentativo in collina.
Sono curioso di provare anche la borsa Aero Narrow della Radical Design che mi è appena arrivata, molto più leggera capiente e veloce da mettere e togliere nel sedile rispetto alla borsa rossa AZUB con le cinghie utilizzata in precedenza.

Sarà finalmente il turno della MORA?
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Oppure esco nuovamente con la ROSSA?
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Dalla foto si può notare come il passo delle due bici sia diverso (nell'M5 è notevolmente più lungo), mentre l'altezza da terra della seduta è molto simile tra le due.
Chissà perchè il peso identico di 11 chili, in foto non viene mai bene. :B):

Questa volta decido di provare la salita di Via San Mamante che si trova più a Sud Est, nelle prime colline tra Faenza e Forlì.
Una salita non proibitiva per le sue pendenze ma che potrebbe diventarlo per le condizioni particolari della giornata: alla mattina esco con -2 C° e l'asfalto potrebbe essere ghiacciato. :unsure:
MonteFortino_Mamante

Affronto il viaggio di avvicinamento al piccolo trotto, per non sciupare energie e tenere per la salita le poche cartucce che ho attualmente a disposizione.
(Non assumendo da due settimane nè zuccheri nè carboidrati, non posso fare diversamente).
Arrivato in collina, la neve caduta nella notte tra Venerdì e Sabato ha coperto di bianco tutto il paesaggio che è veramente da fiaba.
Finalmente riesco a guidare la bici restando rilassato e a godere al tempo stesso della vista del panorama. :o:
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Effettivamente, questa ROSSA, più esco con lei e più inizia a starmi simpatica anche in situazioni cicloturistiche.

Mi fermo un attimo ad ammirare in lontananza il piccolo borgo di Oriolo dei Fichi e la sua curiosa torre quattrocentesca a pianta di esagono irregolare.
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E' davvero una giornata stupenda, il sole ha preso il posto delle nubi ma la temperatura non sale oltre i due gradi.
La strada è completamente gelata! :unsure:
A risolvere la situazione mi viene incontro la fantastica aderenza fornita dai copertoncini GP5000 che solo nel breve punto più ostico della salita, al 16% ed in ombra, accennano a slittare lievemente.
Nel tratto fnale della salita, il cardio inizia a salire vertiginosamente fino ad un massimo di 178! Stranamente, mi sembra di sopportare meglio le frequenze cardiache alte, rispetto a quando pedalo sull'M5, dove già a 170 battiti sento pulsare gli orecchi. (Che aiuti il fatto di avere i piedi più in basso? Boh... non sono un esperto di fluidodinamica endovascolare... :lol: )
Dopo poco, arrivo in cima al Monte della Croce dal quale posso godere di una bella veduta sulla Pianura Padana, fino al lontano Mar Adriatico.
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Per finire, scendo a destra per Via Croce, procedendo come sulle uova in quanto l’asfalto gelato brilla come fosse tempestato di Swarovski!
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Un altro bel test per l’aderenza dei Continental e per i pattini freno per cerchi al carbonio CORIMA rossi, montati all'anteriore, che si rivelano sinceri e modulabili.
Chissà se e quando riuscirò ad affrontare questa rampa di un chilometro, percorrendola in salita? :D

Riguadagnata la provinciale, decido di fare basta e di svoltare verso Santa Lucia, Faenza e poi casa, rimandando l'attacco ad altre salite a tempi migliori. ;)

Saluti
recRobi

Edited by recRobi - 17/2/2021, 21:16
view post Posted: 8/2/2021, 22:40     +1Giro in trike Sasso Piatto - Sasso Lungo - Turismo e itinerari
Ciao Ragazzi!

Visto che ieri era brutto e sono dovuto restare in casa, ne ho approfittato per terminare il video della quarta ed ultima parte di questo fantastico tour: la discesa dalla cima del Passo Sella, giù in picchiata tra monti, prati e boschi, fino a giungere a Canazei ed attraverso la ciclabile della Val di Fassa, arrivare infine al nostro punto di partenza: Campitello.
Che fortuna aver sostituito la pinza freno! Specialmente in questo tratto ce n'è stato un gran bisogno! ^_^

Buona visione!



Saluti
recRobi
119 replies since 30/12/2014