Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni

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view post Posted on 11/12/2021, 11:11     +1   -1
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Nel documento allegato (LINK a fondo pagina) ho cercato di riprendere una serie di argomenti correlati tra loro e presentati e discussi qua e là nel forum.
Quindi non solo quanto in elenco nel titolo, ma anche corone "non rotonde", lunghezza pedivelle, ruote a medio / alto profilo ...
Insomma tutto "l'ambaradan" che fa parte della trasmissione in unico documento, con una serie di link per approfondimenti e chiarimenti reperibili attraverso il web.

Personalmente, ogni volta che riprendo argomenti apparentemente noti, rimango sempre sorpreso di quanto spazio ci sia ancora per sviscerarli ed assimilarli.
Quindi scrivere queste monografie è, per me, un pretesto per ragionare sul tema e, perché no, ipotizzare evoluzioni e miglioramenti da applicare alla bicicletta attuale o futura.

Mi auguro che qualcuno di voi trovi utile il risultato che propongo.

jpg

Senza la presunzione di credere che quanto segue sia completamente corretto e/o comprensibile, resto a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti.

LINK al documento.

Buona lettura!

Edited by recumbent - 12/12/2021, 09:31
 
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view post Posted on 19/1/2022, 12:01     +1   -1
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Continuando a ragionare sul tema "rapporti di trasmissione" mi sono imbattuto su alcune informazioni che vale la pena conoscere e/o prendere in considerazione, davvero.

L'argomento potrà annoiare una parte di voi, fino al punto di non prenderlo neanche in considerazione ... ci sta.

Ma se fate parte di quelli che sono alla continua ricerca di soluzioni che permettano loro di "spingersi un po' più in là" con le proprie prestazioni, allora vale la pena spendere un po' di tempo, approfondendo quanto segue.
A me è stato decisamente utile in quanto ho imparato / approfondito argomenti utilissimi per la mia ricerca del "sacro graal ciclistico" ^_^

Nota: lo "spingersi un po' più in là" non fa necessariamente riferimento ad approcci competitivi.
Nel mio caso, ad esempio, sono alla ricerca di soluzioni che mi permettano di affrontare percorsi alpini traendone soddisfazione, limitando, per quanto possibile la "fatica" (come descrivo nella monografia di questo post) o lo "sforzo percepito" (termine utilizzato nel video a seguire).


Partiamo dal video (purtroppo in inglese, ma con la possibilità di avere sottotitoli tradotti automaticamente in italiano; qui di seguito [*] le istruzioni su come fare a far comparire i sottotitoli in italiano).
Ho ritrovato in questo video una serie di argomentazioni che ho abbracciato da tempo e che sto cercando di affinare:
- il ciclista deve approcciarsi alla scelta della trasmissione in modo realistico ed onesto, cioè tenendo conto delle proprie capacità atletiche e di quello che realisticamente sarà l’uso che farà della bicicletta
- l'utilizzo di rapporti di trasmissione adeguati sono la chiave di volta per affrontare percorsi anche con forti pendenze
- l'utilizzo di rapporti di trasmissione particolarmente "corti" deve essere assolutamente sdoganato da parte della maggioranza dei ciclisti amatoriali

Il video:

[*] per visionare i sottotitoli tradotti automaticamente in italiano procedere come da indicazioni seguenti:
- avviate il video e stoppatelo subito
- in basso troverete il simbolo stilizzato di un ingranaggio (impostazioni) --> cliccateci sopra
- comparirà un menù a tendina --> cliccate su "Sottotitoli"
- il nuovo menù a tendina proporrà "Traduzione automatica" --> cliccateci sopra e selezionate (scorrendo quanto basta in basso) "Italiano"



Tra gli argomenti esposti nel video, sottolineo quello relativo all'utilizzo di "mix di componenti".
In particolare le combinazioni tra "componentistica da strada" e "componentistica da MTB", che possono sembrare un approccio percorribile per ottenere rapporti di trasmissione particolarmente "corti" ... ma che celano l'insidia della compatibilità dei componenti!

Vi consiglio anche di aprire il video su YouTube e di dare un'occhiata ai link riportati sotto. In particolare, riporto qui di seguito quelli più pertinenti all'argomento in discussione:

- Understanding gear ratios:
link
- Understanding cadence: link
- Drop bar shifters + MTB derailleurs: link
- Road bike cranksets: link
- Wolf Tooth Tanpan: link
- JTek Shiftmate: link

A questo punto vi suggerisco di proseguire leggendo questo articolo in cui si parla di compatibilità tra i vari elementi quali: leve del cambio, deragliatori, pacchi pignoni.
Quanto riportato vale per i cambi meccanici ... quelli elettronici teoricamente potrebbero semplificare la vita, ma in pratica no perché richiederebbero delle versioni di software dedicate, cosa al momento non disponibile.
L'articolo è in inglese, ma potete facilmente utilizzare il traduttore automatico.

Quello su cui è importante soffermarsi per capire le criticità potenziali legate al mix di componenti si sintetizza in 3 caratteristiche:

1) leve del cambio - Trazione del cavo:
- ogni volta che si fa clic sulla leva del cambio, il cambio tira o rilascia una certa quantità di cavo (si parla di millimetri per ogni clic [mm/clic])
- diverse marche e leve dedicate a cambi con diverse velocità (ad esempio 9, 10, 11spd) tirano diverse quantità di cavo
- anche all'interno della stessa marca, componenti strada e MTB possono avere diversi rapporti mm/clic

2) deragliatori - Rapporto di spostamento del deragliatore:
- i rapporti di spostamento del deragliatore, noti anche come azionamento, sono la quantità di movimento da un lato all'altro del deragliatore rispetto alla quantità di cavo tirato
- ad esempio i deragliatori Shimano più vecchi hanno tutti un rapporto di spostamento di 1,7; ciò significa che per ogni millimetro di cavo tirato dal cambio, il deragliatore si muoverà di 1,7 millimetri

3) la seguente moltiplicazione porta al passo del pacco pignoni (la distanza tra un pignone e quello immediatamente adiacente) - Passo dell'ingranaggio:

Trazione del cavo * Rapporto di spostamento del deragliatore = Passo dell'ingranaggio

In pratica se la combinazione delle caratteristiche della leva del cambio e del deragliatore utilizzati non porta allo spostamento del deragliatore equivalente al passo tra gli ingranaggi del pacco pignoni utilizzato, allora il tutto non funziona o funziona male ... ed il "funziona male" può essere ancora più subdolo del "non funziona"!

Un esempio relativo al passo del pacco pignoni:

Caso 1:
- un pacco pignoni Shimano 11 velocità da strada ha una distanza tra un pignone e quello immediatamente adiacente di 3,69 mm
- un pacco pignoni SRAM 11 velocità da strada ha una distanza tra un pignone e quello immediatamente adiacente di 3,72 mm
- la differenza di "soli" 0,03 mm può sembrare ridicola, ma dopo 10 click la differenza cumulata è comunque di 0,3 mm ... probabilmente in questo caso la compatibilità c'è (o quasi)

Caso 2:
- un pacco pignoni Shimano 11 velocità da strada ha una distanza tra un pignone e quello immediatamente adiacente di 3,69 mm
- un pacco pignoni SRAM o Shimano 11 velocità da MTB hanno una distanza tra un pignone e quello immediatamente adiacente di 3,9 mm
- la differenza di "soli" 0,21 mm può sembrare ridicola, ma dopo 10 click la differenza cumulata è di 2,1 mm !!! ... che per la messa a punto precisa del cambio sono una enormità (tradotto: o fate andare bene il cambio verso i rapporti corti o verso i lunghi ... il resto è un compromesso)

Ma l'arte di arrangiarsi e/o l'ingegno umano non smettono mai di stupire!
Ecco un paio di potenziali soluzioni che permettono - sembra - di superare quasi ogni problema di compatibilità:

- QUI si espone la soluzione "JTek Shiftmate".
In pratica si tratta di interporre tra la leva del cambio ed il deragliatore un "marchingegno" che modifica il risultato della moltiplicazione
"Trazione del cavo * Rapporto di spostamento del deragliatore = Passo dell'ingranaggio"
aggiungendo un rapporto di moltiplicazione o riduzione "k" che aggiusta tutto :o: ; la moltiplicazione diventa quindi:
"Trazione del cavo * Rapporto di spostamento del deragliatore * k = Passo dell'ingranaggio"
e tutto magicamente può funzionare!
E' in pratica una puleggia che cambia rapporto e che viene utilizzata appunto per abbinare diversi cambi e deragliatori.

jpg

Nel sito della Jtek c'è da perdersi (tra l'altro non ho capito come fare ad eventualmente acquistare un loro prodotto).
Ad esempio potrebbe essere interessante approfondire questo prodotto:

jpg

che sulla carta promette di rendere compatibile la seguente combinazione (copio ed incollo):

- Shimano 11 road STI levers --> trazione del cavo = 2,7 mm/clic
- Shimano 11 MTB cassette --> passo dell'ingranaggio = 3,9 mm di passo
- Shimano 11 MTB rear derailleur --> rapporto di spostamento del deragliatore 1,1

In pratica il marchingegno della Jtek dovrebbe garantire che il deragliatore si muova di 3,9 mm ad ogni clic della leva cambio, cioè deve moltiplicare di 1,313 i mm/clic della leva cambio Shimano 11 road STI.
In questo caso k =1,313 --> 2,7 * 1,1 * 1,313 = 3,9 mm di spostamento del deragliatore per ogni clic, compatibile con il passo dell'ingranaggio.

In questo video trovate un esempio di come montare il tutto (anche se il montaggio illustrato non è esattamente "ortodosso", il video credo renda l'idea)



Questa immagine mostra invece un montaggio "ben fatto":

41458_4

Anche SheldonBrown ai suoi tempi aveva provato ad affrontare problemi contenuti di compatibilità.
Si tratta di un escamotage in linea con "l'arte di arrangiarsi" ... leggete l'articolo (
link) e capirete che il trucco è quello di montare il cavo sul deragliatore in modo da variare di poco il braccio di leva del cavo stesso.
Lo stesso "trucco" è descritto QUI.
Si tratta comunque di un caso molto particolare, con poca differenza da compensare.

Insomma, spero che abbiate compreso che questi spunti possono aprire a nuovi orizzonti ... o quantomeno far comprendere eventuali incompatibilità che stanno causando un - fino ad oggi - un qualche incomprensibile malfunzionamento e/o difficoltà di messa a punto ... o evitare a tavolino mix incompatibili.

A voi!

Edited by recumbent - 20/1/2022, 14:35
 
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view post Posted on 19/1/2022, 18:44     +1   +1   -1

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che scaltrezza di aggeggio!
per i rivenditori qua c'è l'elenco www.jtekengineering.com/resources/retailers/
Questo rivenditore ce l'ha in catalogo www.bike-components.de/de/Jtek-Engineering/
 
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view post Posted on 21/1/2022, 14:29     +1   -1
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"Affascinato" - si fa per dire - dalla mancanza quasi assoluta di standard nella componentistica ciclista =_= ... ho speso un po' di tempo per fare come San Tommaso ...


Avendo per le mani alcuni pacchi pignone 11v Shimano e montando attualmente sulla MyRev un pacco pignoni SRAM PG 1170 11v 11-36, ho fatto alcune misure; questi i risultati ottenuti:


- Shimano 105 11 velocità

jpg

Il passo tra 2 pignoni adiacenti (3,7mm) corrisponde a quanto reperito in alcuni articoli ed anche lo spessore del distanziale (2,17mm) è molto simile a quello "ufficiale" degli spessori di ricambio (2,18mm) :b:


- SRAM PG 1170 11v 11-36

jpg

Il passo tra 2 pignoni adiacenti (3,8mm) NON corrisponde a quanto reperito in alcuni articoli (si passa da 3,72 mm per componenti "strada" a 3,9mm per componenti "MTB") :unsure:

Cercando di capire l'utilizzo "ufficiale" dei pacchi pignone della serie PG 1170 ho consultato il sito SRAM che segnala questo prodotto per i seguenti utilizzi: City, Cyclocross, Gravel, Trekking :blink:


Insomma, se ero alla ricerca di "chiare indicazioni", ora confesso di essere decisamente confuso :wacko:

Una cosa è certa: Shimano è una "certezza" ... non a caso è il produttore n°1 al mondo e questo, almeno per aspetti di qualità costantemente sotto controllo, è una garanzia.

Per quanto riguarda SRAM (produttore noto, ma di dimensioni decisamente inferiori a Shimano) adesso non so se il pacco pignoni che utilizzo è "un altro standard" o semplicemente un "ibrido" <_<

L'unica cosa che posso azzardare ad affermare è che la differenza misurata di 0,1 mm di passo tra 2 pignoni adiacenti tra Shimano e SRAM sono di fatto assorbiti dal cambio Shimano 105 che adotto sulla MyRev (montato con opportuno distanziale per poter gestire un pignone grande da 36 denti).
E che quanto esposto per quanto riguarda adattatori tra leve cambio "strada" e deragliatori "MTB" è valido, posto che si utilizzino dei pacchi pignone dichiaratamente "MTB".

In rete si trovano indicazioni NON ufficiali ed i produttori non sembra forniscano questi valori in nessun tipo di documentazione.
Anzi, a volte le info che si trovano sono abbastanza contrastanti (c'è chi, ad esempio, afferma che tutti i pignoni sono spessi 1,6mm ... cosa evidentemente non vera).


Se qualcuno avesse "certezze" da condividere (comprovate da fonti affidabili e/o da esperienza diretta) è invitato a contribuire ad approfondire e fare chiarezza - grazie :)
 
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view post Posted on 27/4/2022, 08:47     +1   -1
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Visto che nel titolo della monografia "RAPPORTI DI TRASMISSIONE, INCIDENZA DEL PESO, POTENZA, PRESTAZIONI" viene richiamato espressamente il "peso", credo sia interessante il video seguente che fornisce indicazioni "comprovate" sull'effetto del peso:



Insomma: stiamo leggeri, ma no diventiamo maniaci :P
 
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view post Posted on 4/5/2022, 10:13     +1   +1   -1
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Molto interessante, Enrico!

Devo dire che negli anni ho fatto pure io qualche esperimento "atipico" sulla custom; più empirico, di certo.
C'è molto da studiare circa la trasmissione nelle reclinate, soprattutto quando le ruote sono piccole e la trazione è posteriore: i cambi commerciali non sono fatti per esse.
A me interessava sperimentare cambiate molto fluide senza considerare gli incroci.
Avevo una tripla 46-30-20. Nessuno problema di cambiata, neppure da una corona all'altra (con i manettini rotanti la cosa si fa agevolmente). Nessun problema neppure con il deragliatore anteriore, un Dehore che ha sempre gestito ottimamente il salto di 26 denti.
Semmai probabilmente ho avuto un'interferenza con il forcellino, poiché manifestavo lo stesso rumore sentito da Ninbus col pignone 11. E il pignone 11 è l'unico che dopo qualche anno ha perso un paio di denti.
Attualmente sto pensando di provare una doppia 9v 46-20, con la particolarità di avere un'ampiezza del 390% in un range di cambiata simile a quello del rolhoff (ovvero con tutti i rapporti conseguenti) con scarti massimi del 15%...
 
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view post Posted on 7/7/2022, 07:10     +1   +1   -1
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Nella monografia "Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni" presentata in questa discussione, al capitolo "2.9.2. Le corone “non rotonde” " vengono presentate diverse varianti a questo concetto.

Recentemente O-symetric ha pubblicato un interessante documento prodotto dall'Università di Montpellier che riporta una serie di test e relativi risultati legati alle corone "non rotonde".
E' in francese. Link al documento QUI

I risultati sembrano persin troppo eclatanti ...

jpg

La mia personale esperienza con corone ellittiche ("non rotonde" meno raffinate delle O-symetric) è sicuramente in linea con la riduzione della fatica muscolare ... almeno questa è la sensazione.

Certo che a questo punto verrebbe da chiedersi perché non tutti i professionisti usino le O-symetric (qualcuno c'era e forse c'è ancora) ... ma a questo punto ci sarebbe da chiedersi perché non tutti i ciclisti pedalano su di una reclinata ... (UCI a parte).

Bonne lecture!


*************************************************

Nota per evitare che qualcuno decida di acquistare una corona "non rotonda" senza tenere conto che nelle reclinate la posizione di massima spinta è diversa rispetto alle biciclette tradizionali:
leggete quanto scritto nella monografia "Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni" presentata in questa discussione alla fine della pagina 24, inizio pagina 25 ! e poi valutate se sia possibile o meno, sfruttando gli attacchi della corona al pedale destro, montare la corona "non rotonda" in una posizione adeguata per le peculiarità di una bici reclinata.

Da QUI in avanti per alcuni post racconto la mia configurazione ed il perché della scelta di un prodotto diverso dalle O-symetric, proprio per poter orientare la "non rotondità" secondo le esigenze della mia reclinata.

Edited by recumbent - 7/7/2022, 08:34
 
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view post Posted on 8/7/2022, 22:10     +1   -1
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Io ho alleggerito molto i miei telai nel frattempo, con un fine lavoro di cesellatura. *^^* Prossimamente cercherò di capire come siano variate le prestazioni globali.
 
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view post Posted on 18/2/2024, 14:53     +2   +1   -1
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Nei post precedenti credo sia evidente che la scelta dei rapporti di trasmissione è un fatto molto "personale", ma che, soprattutto per ciclisti amatoriali, il fatto di avere rapporti di riduzione che permettano di pedalare "agili" anche con potenze non elevate è la scelta ottimale.

Questo confronto è decisamente esplicativo, anche se il livello dei ciclisti coinvolti non è esattamente "amatoriale":

Video

Ma se si cerca di adottare dei pacchi pignoni con un numero di denti "elevato", possono insorgere dei problemi nel reperire dei deragliatori in grado di gestirli ... soprattutto se abbinati alle classiche leve freno/cambio delle bdc. In alcuni post precedenti sono già state illustrate delle soluzioni che permettono questi abbinamenti.

Nei 2 filmati a seguire viene proposta un'altra interessante soluzione, decisamente economica: abbinare ad un comando a 10 velocità un deragliatore posteriore Shimano Acera Rd-m3020 7/8 V che, grazie al suo rapporto tra "tiro cavo" e "spostamento deragliatore" sembra funzionare benissimo!
LINK a sito Shimano.

Video

Video

E' vero che ormai i cambi per BDC dispongono di 12 velocità ... ma per un utilizzo amatoriale credo che 10 velocità ed un ampio spettro di rapporti possano essere adeguati, soprattutto se si vuole provare questo approccio e si hanno a disposizione dei componenti non recentissimi.

Infine: non essendo un mega-atleta (piuttosto un ciclista amatoriale medio-scarso) ed avendo superato da qualche anno la sessantina, devo dire di aver trovato giovamento nell'abituarmi a "frullare" in salita grazie a rapporti particolarmente corti senza peggiorare le prestazioni cronometriche ... anzi ;) ; suggerisco a tutti quelli che si ritrovano in questo "profilo" di provare questa strada ... non ve ne pentirete!

Edited by recumbent - 18/2/2024, 15:13
 
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view post Posted on 22/2/2024, 19:57     +1   -1
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CITAZIONE (recumbent @ 18/2/2024, 14:53) 
E' vero che ormai i cambi per BDC dispongono di 12 velocità ... ma per un utilizzo amatoriale credo che 10 velocità ed un ampio spettro di rapporti possano essere adeguati, soprattutto se si vuole provare questo approccio e si hanno a disposizione dei componenti non recentissimi.

Si, concordo. È quello che provo sempre a fare io recentemente. Su 'Accio (ruota da "26) ho provato con una doppia 9V 12-13-14-15-16-18-21-25-29, guarnitura 20/42. Trovo che sia una rapportatura molto adatta a un trike. Avessi potuto, forse sarei sceso un poco con lo sviluppo metrico inferiore (1,43m); però la coperta è sempre troppo corta e non mi andava di scendere sotto i 7,25m di sviluppo massimo (circa 40 km/h, che trovo una velocità più che adatta a un trike ... che tanto, volendo andar oltre, ci si affida alla pendenza!). L'unica accortezza è non fare il salto da corona grande a piccola con la catena lasca: inserire qualche rapporto, perché se no mi cade. Per il resto regge e di fatto ho una corona da pianura (3m-7,25) e una da salita (1,43m - 3,46m), cosa che trovo spesso comoda e fa molto rolhoff! :lol:
 
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view post Posted on 24/2/2024, 10:02     +1   +1   -1
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QUOTE
Infine: non essendo un mega-atleta (piuttosto un ciclista amatoriale medio-scarso) ed avendo superato da qualche anno la sessantina, devo dire di aver trovato giovamento nell'abituarmi a "frullare" in salita grazie a rapporti particolarmente corti senza peggiorare le prestazioni cronometriche ... anzi ;) ; suggerisco a tutti quelli che si ritrovano in questo "profilo" di provare questa strada ... non ve ne pentirete!

Bravo Enrico, anche io la penso come te forse perché ho iniziato a pedalare con la MTB che ti impone l'uso di rapporti agili.
C'è poi anche da dire che, a differenza di anni fa quando si pedalava con il "padellone", adesso ci sono fior di ciclisti professionisti che pedalano con le compatte.
Quindi, se atleti tipo Pogacar o Froome che sviluppano Watt da paura pedalano agili perché non dovremmo farlo noi?
 
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