Drycycle e mobilità sostenibile

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view post Posted on 21/5/2021, 10:59     +1   -1
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Le mie valutazioni sono relative a quello che mi sta intorno. In città può essere ovviamente diverso. Ma qui in zona Borgomanero il 98-99% si sposta in macchina per andare al lavoro. Ogni mattina incontro le solite 3-4 persone in bici. E le cose sono addirittura peggiorate negli ultimi tempi. Non c'è pieghevole o monopattino e altro che possa cambiare le cose. E quei pochi che usano la bici, usano bici che avranno 30-40 anni. Penso che in tutto il nord Piemonte la situazione sia simile.
Il mio modo di spostarmi (visto che uso una reclinata) è l'eccezione, dell'eccezione, dell'eccezione. Trovare me per strada è come trovare l'ago in un pagliaio costruito su Marte.
 
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view post Posted on 21/5/2021, 11:26     +1   -1

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Guarda posso dirti che qua in questa stagione c'è addirittura traffico su certe ciclabili. In ogni caso si, il discorso cambia tra città di medie dimensioni e cittadina .

Sarebbe statisticamente interessante scoprire la distribuzione geografica delle residenza dei ciclisti quotidiani o quasi.
 
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view post Posted on 21/5/2021, 12:05     +1   -1
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QUOTE
Vale il solito discorso: se chiedono "ma è comoda" mentre indicano la tua reclinata, di cosa vuoi convincerli?

Sono assolutamente d'accordo
 
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view post Posted on 21/5/2021, 14:48     +1   -1
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CITAZIONE (Marco Ruga @ 21/5/2021, 10:31) 
Non credo. Secondo me non c'è speranza. Il marketing vero, quello che ha veramente presa, rema contro. E quello è l'unico che conta veramente. Anche questo odio degli automobilisti contro i ciclisti è montato ad arte per poter vendere macchinoni da una parte e bici da corsa dall'altra. Manca completamente il business sulla bici da commuting. Perchè quella bici non c'è bisogno di venderla, ognuno di noi ha almeno una di quelle bici economiche, con la polvere sopra, che aspetta di essere usata. Il commuting "pro ambiente" non fa fatturato, questa è l'unica verità. E quindi va combattuto. O quantomeno non sostenuto.
Quello che ognuno di noi può fare, nel suo piccolo, è usare l'auto il meno possibile, nei limiti delle esigenze e bisogni di ciascuno.
Ma, ripeto, secondo me possiamo inventare la bici che protegge dalle intemperie, che va da sola, che costa due Lire, che è comoda e che fa anche il caffè ma non cambieremo le abitudini di nessuno o quasi. Siamo mediamente troppo condizionati ad usare la macchina sempre e comunque. Talmente condizionati da non essere nemmeno in grado di valutare la realtà delle cose. Poi magari fra 5-6 generazioni le cose cambieranno.
Vale il solito discorso: se chiedono "ma è comoda" mentre indicano la tua reclinata, di cosa vuoi convincerli?

Concordo in pieno.
L'orientamento attuale tende a sradicare i mezzi a combustione interna a favore dell'elettrico. Pare che a partire dal 2030 il mercato dell'auto sarà appannaggio esclusivo d'esso. Si strizza timidamente un po' l'occhio ai mezzi alternativi, ma nessuno ha veramente interesse a cambiare gli attuali equilibri e credo che sia facilmente giustificabile: sul mercato dell'auto e sul suo indotto lucrano e vivono milioni di persone. Difficile che la produzione di altri mezzi possa sostenerli allo stesso modo.
Ma forse è proprio per quello, per fornire uno sbocco plausibile e socialmente sostenibile, che qualsiasi scatoletta a pedali costa come un'auto! :P

Poi, d'accordo, c'è la poca voglia di usare la bici, reclinata o meno, ed altri velocipedi a pedali al posto dell'auto, ma questo è un altro discorso, che pur assolutamente valido, esula da questa discussione. E' un altro problema. Se ne può parlare da un'altra parte, e magari, dal 2009 ad oggi, l'abbiamo già fatto, penso.
 
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view post Posted on 23/5/2021, 19:43     +1   -1
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Mi ritrovo in questa affermazione della 3T nella descrizione dell'ultima nata Exploro RaceMax Boost:
“Il nostro obiettivo era quello di mantenere il divertimento e il flusso di una bici gravel veloce e agile, non costruire una moto con i pedali. Ciò significa che il sistema doveva essere molto leggero, offrire un accumulo di potenza molto fluido e non creare resistenza quando spento.”

E' una bella sintesi di quanto discusso nei post precedenti? A me sembra proprio di sì.
Che poi si tratti di un velocipede a 2 o 3 ruote, carenato o meno ... de gustibus!
L'importante, come è stato scritto in questa discussione, è non voler far diventare una bici una moto o un velomobile un'automobile.

Obiettivo in uso urbano per una mobilità sostenibile ed alternativa all'auto (ordine casuale):
- fare meno fatica per non sudare troppo
- allungare il range di utilizzo in termini di distanza (se proprio necessario ... perché 50 km al giorno sono tanti comunque quando si tratta di uso urbano)
- sostituire l'auto nei tratti in cui la velocità media è uguale - se non inferiore - ai 25 km/h
- offrire maggiore agilità
- eliminare il problema del parcheggio (mezzo "compattabile"?)
- ad un prezzo ragionevole (queste 3T sono OFF-LIMITS per questo aspetto!!!)
- senza focalizzarsi troppo sul fatto di offrire una protezione nei giorni di pioggia

*****************************

Per gli amanti delle 3 ruote, date un'occhiata a questo trike della ZOX: essenziale, motorizzabile, carenabile in 2-3 modi diversi: www.zoxbikes.com/zox-trike/#!prettyPhoto[slides]/24/

Edited by recumbent - 23/5/2021, 21:16
 
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view post Posted on 24/5/2021, 10:19     +1   -1

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aggiungo un corollario...
se si prende in esame la protezione dalla pioggia il mezzo deve essere carenato e a più di due ruote per la sicurezza contro l'asfalto viscido nonchè per la più facile gestione degli stop con la carenatura.

Questo però è in aperto contrasto con la maggiore agilità e il problema del parcheggio, trike pieghevoli ce ne sono ma a fronte di operazioni davvero macchinose e risultano comunque ingombranti non certo da "appartamento".
 
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35 replies since 11/5/2021, 06:51   921 views
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