Sì, sarebbe bello farla diventare pieghevole, magari nella prossima evoluzione con il telaio in carbonio. Basterebbe fare uno sgancio rapido del sedile e uno snodo centrale. Come appoggiatesta ho messo un pezzo di polistirolo che si può spostare e fissare tramite il velcro che già c'è incollato al sedile, comodo in previsione dei vari spostamenti che Sofia farà crescendo.
Video molto utile per i neofiti. Io, però, non andrei a disturbare il laminato che sta polimerizzando, con una fasciatura compressiva tardiva, soprattutto se si trattata di una parte strutturale Preferisco il metodo classico con peel ply e compressione con nastro bucherellato che permette una buona compattazione degli strati e la fuoriuscita dell’eventuale resina in eccesso In un secondo tempo, volendo, si può aggiungere uno strato finale estetico
Non è una vera fasciatura, probabilmente dal video non si capisce. Non vorrei che sia sfuggita la seconda parte. Si vede qui, dal minuto 1:10
E' semplicemente una posa molto delicata che evita di avere gli eventuali bordi o imperfezioni nella posa che si sollevano (se la posa è precisa e soprattutto in piano, non dovrebbe comunque accadere) e dà soprattutto una finitura superficiale migliore. Praticamente appoggio il nastro americano facendogli fare "tutto il giro", questo se il tubo è regolare. Se è irregolare evito perchè vengono fuori solo grinze. Funziona benissimo sul tubo del boom che è poi un tubo in alluminio da 40 rivestito e sulle parti geometricamente cilindriche in genere. E' una procedura che mi evita di dover poi eliminare molto materiale in fase di finitura con la carta vetrata perchè il manufatto appare superficialmente molto regolare, con la resina che riempie meglio i buchi nella trama del carbonio. Con il peel ply non mi trovo, lo trovo scomodo e, quando va male, mi vengono fuori tutte grinze, se non si riesce a tirare con il nastro in maniera omogenea, cosa che trovo estremamente difficoltoso perchè va fatto quando la resina è liquida, con il rischio si spostare i vari strati sottostanti. Stessa cosa per il sottovuoto, sistema che evito di utilizzare. Soprattutto ultimamente evito proprio di compattare le fibre tirando in maniera decisa con il nastro . La resina in eccesso la tratto preventivamente quando bagno il tessuto di carbonio, agendo con la spatola. In quella fase si riesce bene o male già a eliminare la resina inutile. Poi sto pazientemente a premere cercando ci compattare ogni strato sull'altro, finchè non sento che gli strati sono ben posati e privi di eventuale aria o imperfezioni varie. Lì ci vuole un po' di pazienza e un minimo di occhio. Soprattutto non bisogna pretendere di posare gli strati facendogli fare curvature troppo decise o irregolari. Questa è la mia esperienza, poi ovviamente non essendo il mio mestiere, tutto è perfettibile.
Complimenti Marco per la tua analisi Vorrei solo aggiungere per chi dovesse iniziare a destreggiarsi con cardio frequenzimetro e misuratore di potenza, che la frequenza di soglia è abbastanza costante, tende solo ad abbassarsi leggermente col passare degli anni. La potenza espressa a parità di frequenza, invece, può variare moltissimo in base al livello di allenamento. Aggiungerei anche, che modeste variazioni di potenza su frequenza, si possono avere anche secondo il momento della prestazione sportiva, in cui vengono rilevate. Tipicamente, all'inizio della pedalata, le pulsazioni sono, a parità di potenza, inferiori a quanto avviene verso la fine. Probabilmente perché i muscoli ancora pigri, cercano di succhiare energia anaerobica, usando glicogeno, piuttosto che utilizzare lipidi col sistema aerobico ossidativo.
Ottime osservazioni, grazie. A mio modo ho cercato di spiegare un minimo queste questioni, per quel poco che sto cominciando a capire. In particolare la questione della potenza espressa a parità di frequenza. Cala drasticamente se si è poco allenati mentre si mantiene a un buon livello se si è ben allenati. Sembra banale ma poter raccogliere dei numeri e poterli analizzare senza basarsi solo sulle sensazioni fa una certa differenza. Lo considero anche un indice di allenamento, insieme alla frequenza a riposo. In ogni caso il misuratore di potenza consente di fare analisi che altrimenti sarebbero impossibili, utili anche per uno che ne capisce poco come me.