Si, in effetti occorre stravolgere completamente il telaio.
Proseguo con la descrizione dei lavori.
Premetto che il telaio, come vedete dalle foto, è stato messo "in dima" tramite vari mattoni. Il sistema è rudimentale ma consente, a mo' di Lego, di creare una struttura che tiene su i vari pezzi e consente di spostarli molto facilmente, fino alla posizione più idonea. Contemporaneamente il tutto è mantenuto dritto tramite un laser che segna costantemente la mezzeria della bicicletta.
Si incollano di tubi al telaio, con il solito sistema della resina:
Una volta indurita la resina, si lisciano le giunzioni e si elimina tutta la vernice dal telaio. Io ho usato in una prima fase il flessibile, molto, molto, delicatamente, con un disco lamellare abrasivo con grana 120 ma consumato, quasi alla fine. Questo per evitare di fare zaffate o danni al carbonio. Una volta venuto via lo strato superficiale della vernice, ho rifinito con la levigatrice.
si ottiene questo risultato:
Montando le ruote viene così:
A questo punto siamo pronti per la fasciatura. Prima di tutto si pulisce bene la superficie, poi essendo presenti degli elementi in alluminio, c'è da inserire uno strato di vetroresina, prima del carbonio, per evitare corrosioni del materiale. Il sistema è il solito, si taglia una striscia, si spennella la resina e si cerca di farla aderire al meglio:
Poi, come descritto sopra, si usa il nastro da elettricista:
In questa fase ho usato solo il nastro nero, senza quello di carta. Il risultato è simile però preferisco quello di carta perchè cede meno, fa meno gobbe e si può tirare di più.
Si ottiene questo:
Ora manca il carbonio. Per farla breve, levigo al meglio la vetroresina una volta perfettamente indurita e, con il solito procedimento, poso il carbonio:
Già che ci sono, rinforzo la parte bassa del telaio, incollando i due tubi con la solita colla. Questa parte andrà levigata bene perché il trave centrale dovrà sembrare un corpo unico, anzichè due pezzi di tubi separati. Vengono incollati anche i forcellini posteriori e tutto il resto che vedete nella foto.
Come si vede la finitura non è male già così.
Si prosegue inserendo dei rinforzi di carbonio nella zona dello sterzo, tre o quattro strati (non ricordo) e in tutto il resto del telaio, ovunque occorra, ottenendo infine questo:
Del trave centrale non ho la foto della procedura ma ho semplicemente posato sulla fessura presente tra i due tubi alcuni strati di nastro adesivo ben tirati, in modo da creare una superficie perfettamente piatta e regolare. Una volta tagliata la porzione di nastro che mi serviva strettamente per colmare il vuoto tra le due parti, ho rivestito di carbonio.
Infine, in previsione di creare lo snodo dell'attacco posteriore del sedile, ho inserito un tubo forato interno da 8 mm nella parte alta posteriore del telaio, incollandolo:
La piastra è costituita da un pezzo di alluminio piegato da 2mm che farà appoggio per la parte alta del sedile. I fori dovrebbero consentire la regolazione su due posizioni.
A questo punto abbiamo quasi finito. Manca la rifinitura superficiale.
E' indispensabile uno strato di vernice trasparente perché il carbonio soffre i raggi utravioletti e occorre mettere uno strato che faccia da filtro. La resina poi, una volta passata con la cartavetrata si opacizza, quindi, anche volendo, ci vuole il trasparente.
La procedura prevede una passata iniziale con la solita serie di cartavetrata 120, 240 e 400, possibilmente all'acqua, una pulizia e una spennellata di un altro strato sottile di resina che andrà scartavetrata a sua volta (una volta indurita) ma con grammature più alte, tipo 240,400 e 600. Come finitura finale ho anche usato la pasta abrasiva, con uno straccio, quella da carrozziere, che viene usata per rimuovere i graffi (quindi molto fine):
La finitura è satinata; l'importante è regolarizzare le imperfezioni, soprattutto i buchi o i solchi. Questi però saranno pochi solamente se si è riusciti a posare il "nastro da elettricista" al meglio. In caso di grosse imperfezioni c'è poco da fare, eventualmente si può tentare di riempire con della resina molto densa, usata quando si sta indurendo (i tempi di indurimento dipendono dal tipo di resina), come se fosse uno stucco trasparente. Se è liquida cola e non riempie niente.
A sto punto si pulisce bene il tutto e si passa uno strato sottile di trasparente. Il trasparente fa sostanzialmente un miracolo. Da inguardabile il carbonio diventa spettacolare, con in bella evidenza i riflessi delle trama e quell'estetica high tech che fa molto formula 1.
Io ho usato un trasparente bicomponente trovato su ebay, 35 Euro al kg circa. Per un telaio completo ne vanno fuori circa 100 grammi ma ne vale veramente la pena. Per la verniciatura ho usato il mio compressore storico da 50 litri e aerografo preso alla Lidl, 25 Euro. Il risultato mi ha abbastanza soddisfatto. Ho dato un paio di mani, molto molto leggere:
Così il telaio è sostanzialmente finito. Il peso è di 2.5 kg, come da foto.
Passiamo agli accessori.
SedileIl sedile ho scelto di farlo piatto, stile skateboard, con lo stesso profilo di quello che uso sulla "V". Mi trovo bene, per cui ho optato per quello.
L'ho realizzato in diverse fasi.
La prima consiste nel creare la superficie liscia e piatta in carbonio, quella superiore che va a contatto con la schiena. Il metodo è quello del vetro sintetico che ho descritto più volte. Si prende un pannello di vetro sintetico, si posa su il carbonio e, in questo caso, un secondo strato di vetroresina:
Una volta indurito e staccato dal vetro, si ha un pannello piatto ma che può essere piegato.
Creo un profilo tramite un profilato di alluminio, cercando di seguire l'andamento che aveva il vecchio sedile della "V":
Tramite 5 viti, lo fisso alla superficie, che prende la forma voluta.
Creo dei rinforzi sui lati, tramite degli spessori in poliuretano, la gomma che serve come isolante per gli infissi. Questa è larga se non ricordo male 20 mm.
Rivesto il tutto con altri due strati di vetroresina e copro il tutto con del film di plastica. Sopra ci metto un vecchio sedile con dei pesi, con lo scopo di compattare un minimo le fibre.
Creo una sagoma di cartone, simmetrica che mi servirà per il taglio:
Taglio il tutto:
Elimino infine il profilato di alluminio e ricopro con altri due strati di carbonio, che danno rigidità e coprono i buchi delle viti. Avvito le piastre porta sedile:
Passo con la cartavetrata e rifinisco con il trasparente:
e lo monto:
(angolo di inclinazione 41.2°)
ManubrioPurtroppo non si può usare il manubrio così come è. E' largo ma non a sufficienza. Le gambe devono passare senza toccarlo e potendo usare le leve del cambio. Per cui dai 45 cm di luce passo a 48, inserendo un tubo interno in alluminio, fasciando e rinforzando:
Pipa porta manubrioAnche qui l'originale non va bene, occorre allungare e alzare. Solito sistema, risultato simile:
Copertura porta oggettiPer quanto riguarda la copertura centrale porta oggetti, è stata ottenuta con il solito sistema del vetro sintetico, che le ha donato una finitura estremamente brillante. nella foto, il momento del distacco dal pannello:
Posto una foto del telaio senza copertura porta oggetti centrale:
Abbiamo finito.
Alla fine ho fatto fuori circa 1,5 mq di tessuto di carbonio 200g/mq, circa 1 mq di tessuto di vetro 300 g/mq, 3 metri di nastro di carbonio e circa 1kg di resina più un po' di fibra di cellulosa che non saprei quantificare.
Spero che il "tutorial" vi sia piaciuto, come è piaciuto a me lavorare su questa bicicletta. E' stata più lunga spiegarla che farla....
Edited by markciccio - 2/8/2016, 14:46