I motivi per i quali la reclinata paga dazio neiconfronti della Bdc in salita, sono essenzialmente due.
Il primo è il fattore peso:
Una mediocre Bdc, oggi si attesta intorno ai 7.5 kg…arrivando a quelle più leggere in circolazione al di sotto dei 6 kg…molti professionisti devono zavorrare la propria bici, con delle masse all’interno del movimento centrale per rientrare nei limiti imposti..e chissà perchè, proprio li cosi vicino il baricentro, ma vi sarà più chiaro dopo..
Questo vuol dire che la tecnologia permette di scendere ampiamente sotto i 6 kg in sicurezza.
Finchè avremo reclinate che non si attestano all’incirca su questi pesi, le reclinate saranno sempre dietro. Punto.
E questo a parità di potenza espressa, chiaramente…e senza filosofeggiare sull’apprendimento del gesto o menate varie, che noi si pedala oggi, mica tra dieci anni….
Il secondo punto, sempre a mio parere, riguarda la impossibilità di esprimere potenza sulla reclinata.
Qualcuno afferma che con questo tipo di bici si possa spingere molto di più in virtù del fatto che si contrasta con la schiena sul sedile.
Balla Spaziale!
E provo spiegare il perché…
In reclinata si esprime una forza maggiore, grazie al sedile, ma non una potenza maggiore..
La potenza si esprime con una forza, applicata ad una leva, per un certo numero di giri nel tempo..da questo il lavoro che andiamo a compiere o energia prodotta.
In Bdc, più o meno in tutti i terreni, si riesce a frullare meglio rispetto ad una reclinata…e chiunque vada su entrambi sa benissimo questo.
Personalmente, ed io sono un brocco,( che comunque spazia la propria esperienza dai 100 km fuori casa fino alle ultra di 1600 e viaggi in solitaria oltre oceano, scusate la presunzione ) riesco a pedalare bello agile, normalmente…ma volendo allenare l’agilità, sui rulli giro a 120 rpm oscillando minimamente….provate farlo in reclinata, dico!
Quindi, se vogliamo salire velocemente, esprimendo quella forza che abbiamo nelle gambe, che è abbastanza fissa, dobbiamo aumentare in numero dei giri…
Per dirla più semplice è come fare il paragone tra un trattore e un’auto sportiva…
Mentre nel trattore, gli ingegneri sceglieranno di montare un motore con un lungo braccio di leva( una corsa lunga, in gergo) per favorire la coppia a bassi regimi, in quello da corsa si aumenteranno il numero di giri o dei cilindri o entrambi, ( si riducono i moti alternati rettilini in favore di quelli circolari) ( per la stessa ragione per cui si tende ad abbandonare la distribuzione ad aste e bilancieri in favore a quella con albero a cammes in testa ) per esprimere più potenza a regimi elevati…
Pochi cilindri e grandi bracci di leva, originano si, molta coppia, ma a parte particolari casi di contralberi di bilanciamento, anche tanti moti alternati difficilmente sopprimili e inopportuni…
Tornando alla reclinata, la particolare disposizione dei pedali, molto distanti dal centro gravitazionale della bici, e influenzanti oltremodo lo sterzo, in quanto oltre lo stesso, originano di questi disturbi, molto simili all 'esempio del trattore, ed impediscono di raggiungere alte frequenze di pedalata…pena il saltellare sul sedile.
Il sedile, appunto!
Questo sedile che avvolgente, ci incastra per poter spingere con più forza, è anche responsabile di impedirci più di tanto,di compensare le oscillazioni indotte dalla pedalata di forza…e iniziando a pendolare…
In salita, dove normalmente tutti i poveri cristi che non si chiamino Chris Froome, riducono le rpm, le reclinate, per i motivi detti sopra, le riducono ancor di più!
Il sellino, in primo luogo su Bdc, essendo minimalista, ma non certo scomodo, ognuno deve tovare il suo, lascia libero di muoversi e compensare i disturbi indotti dalla pedalata...
Detta pedalata, influenza molto meno lo sterzo, poichè applicata più vicina al baricentro e più equilibrata, dovuta, mediamente,a più alti rivoluzioni per minuto ( Rpm ) che non su reclinata in tutti i terreni.
Sul fatto di quanto sia migliore,e dimostrato, pedalare in agilità, vi rimando ad una qualsiasi ricerca su internet…e tutto ciò che ne consegue su fibre rosse, bianche, controllo del lattato e suo recupero e quale sia il regime al quale conviene pedalare ad ognuno di noi per avere la massima efficienza…cosa del tutto personale, ma resa nota dai valori di soglia e prelievo del lattato sotto sforzo.
Benché a detta di alcuni, non me ne importa un cxxxo di questo forum, spero di aver dato un piccolo contributo a svelare l’arcano…
Ps: i muscoli delle braccia, in bdc, si usano solo quando si vuole esprimere potenza, vedi una volata, uno scatto fuorisella e via discorrendo…sennò lo sforzo va indirizzato solo sulle gambe e rilassando, per quando possibile la parte superiore del tronco…e pedalando, come sempre in agilità, altro che a 60 rpm in pianura con molta forza…
Uno che di bici non ne capiva niente, diceva che per andar forte, bisogna saper far frullare veloce i rapporti duri in ogni terreno...sennò metti un dente!
Si chiamava ( si chiama ancora ) Francesco Moser...un italiano, con buona pace di...certi inglesi d'oltre Manica ! Hi Hi!
Saluti!
Bravo fab0, vedo ora il tuo intervento, appena postato il mio che stavo svrivendo nel mentre...
Sono pienamente d'accordo....