CITAZIONE (enoibaf @ 6/1/2014, 23:13)
Ora sulla recumbent quali punti di riferimento prendere? e se grosso modo allungare il boma potrrebbe corrispondere al variare l'altezza della sella di una bici tradizionale, cosa corrisponde all'arretramento o avanzamento della sella (della bici tradizionale)? E poi immagino che importantissima sia la posizione (rotazione?) del bacino e quindi della schiena... sempre sdraio a pedali scriveva prima qualcosa a tale proposito... e' un discorso molto interessante e potenzialmente molto costruttivo!
1. Allungare il boma corrisponde al variare l'altezza della sella MA: modificando l'altezza della sella non perdi in rigidità dell'insieme, allungando il boma sì; modificando l'altezza della sella non alteri la distribuzione dei carichi, allungando il boma sì (è un carico a sbalzo). Ragion per cui sarebbe meglio che si costruissero reclinate con telai di misure diverse, movimento centrale integrato nel telaio e sedile scorrevole, purtroppo non sono molte le case costruttrici che possono permettersi la costruzione di telai di diverse misure.
2. L'arretramento della sella corrisponde a variazione nel differenziale di altezza tra movimento centrale e seduta. Il problema qui è che mentre su una bici normale puoi arretrare o avanzare la sella a tuo piacimento, sulla reclinata, una volta settata la lunghezza del boom hai quel dato differenziale di altezza che non puoi modificare se non mettendoti un cuscino sotto al sedere. Inoltre, mentre nella posizione tradizionale si sa esattamente come regolare questo parametro, nelle reclinate c'è una enorme variabilità di differenziali di altezza da modello a modello. Diciamo che probabilmente per andare in salita ci vuole un movimento central sensibilmente più alto della seduta allo scopo di stabilizzare il bacino. Con movimenti centrali bassi il bacino tende molto a scivolare avanti e indietro con perdita di efficacia nella spinta sui pedali e rischi per il tratto lombare. Un suggerimento potrebbe essere quello di copiare gli angoli che si individuano su una bicicletta normale e ruotarli di 90 gradi, anche se non so quanta validità scientifica possa avere questo procedimento (la diversa azione della gravità ha un suo ruolo che potrebbe influire anche su questo parametro).
3. Posizione del bacino e della schiena: è importante per due fattori.
a)Il primo è che se si vuole ottimizzare l'output cardiaco, quindi raggiungere quelle frequenze che si raggiungono sotto sforzo da in piedi, bisogna tenere lo schienale molto verticale: io butto sempre lì un valore preso un po' a caso un po' dettato dall'esperienza di utilizzo della GreenMachine sulla quale ho uno schienale che a spanna ha un inclinazione tra i 45 e i 50 gradi e mi pare che, considerando i 20 chili di peso "nuda", la doppia catena e il Rolhoff che qualche cosa sulla trasmissione della potenza si mangia, soprattutto con i rapporti più agili, in salita si comporti egregiamente: adesso spero di non scatenare un inferno, ma quando attraversai le alpi tirolesi in compagnia di un cicloturista incontrato per caso e che aveva anche lui - come me - qualche migliaio di km nelle gambe, dovevo continuamente fermarmi ad aspettarlo; teniamo presente che il bagaglio altera molto la stabilità nella posizione tradizionale, molto meno - dato il baricentro basso - nelle reclinate.
b)Il secondo motivo sono gli angoli di lavoro delle anche: probabilmente per ottimizzare la potenza espressa dai glutei bisogno arrivarea a fletterle oltre i 110 gradi; a determinare questo valore incide anche il differenziale di altezza tra mov. centrale e seduta.
CITAZIONE (toninotcm @ 7/1/2014, 18:05)
tutto e possibile io sono alto mt 1.75 cm passo della bici 1150 altezza sedile circa 500 mm inclinazione sedile 42° considerazioni il 03 01 2013 percorsi i miei primi 84 km il giorno 05 01 2013 altri 128 km coperti in 4 ore a distanza di un anno e 16000 km con diverse rando e qualche granfondo mi sono accorto che le mie prestazioni sono rimaste uguali se non addirittura peggiorate, ma questo ci sta dato letà che sale. quindi tutti i discorsi fatti sul tempo di adattamento al mezzo con il sottoscritto non anno funzionato, una cosa e migliorata la sicurezza di andare in gruppo, anche se il gruppo non vede di buon occhio una bici per loro pericolosa.chiaramente o modificato inclinazione del sedile dopo diversi mesi portandolo ai 42°attuali per andare un po piu forte in salita,
Allora: la tua esperienza non è la prima esperienza negativa di una persona non altissima su una sly; mi pare che chi si trovi bene su questi mezzi sia generalmente piuttosto altino. E questa è una cosa che forse aveva già notato De Lorenzi. Poi se vuoi usare la reclinata per fare in competizione gli stessi tempi che fai con la bdc è chiaro che rischi di prendere delle delusioni.
Reclinate con ruota anteriore molto grande (26 o 28?) probabilmente non vanno bene per stature "piccole" perchè costringono a stare molto avanzati per evitare un eccessivo conflitto ruota - tallone. Un po' come se su una bici tradizionale la sella non fosse lì dove è ma sopra il manubrio... che con il modello con ruota ant. da 20" possa andare meglio?
Il problema di andare in gruppo è duplice: da una parte le traiettorie diverse ti fanno confliggere con i compagni di pedalata che ti sopportano sempre meno, dall'altra sono piuttosto convinto che in reclinata bisogna cercare la regolarità dello sforzo molto più che sulla bici tradizionale, per cui gli strappi e le accelerazioni che impone lo stare insieme ai "gobbetti" ti stroncano in fretta...
In sincerità tonino: io dico queste cose perchè, nonostante non abbia mai avuto velleità agonistiche, mi sono trovato spesso a salire insieme a chi le ha. Talvolta non riuscivo a tenere il passo, talvolta sì, talvolta erano gli altri che non tenevano il mio. Oggi ti dico subito che mi svernicerebbero tutti, ma è un problema di ciclista più che di bici.
Non so se questo sia dovuto a mie particolari doti fisiche. Devo dire però che essendo un amante dei grandi giri in solitaria, mi sono fatto molto la gamba da solo, senza avere continuamente il pensiero di un gobbetto in parte a me che si alzava sui pedali e mi lasciava indietro di 30 mt. Quando mi sono accorto che cominciavo a tenere il passo di tante bdc ho visto che i loro scatti mi lasciavano indietro si 30 mt, ma dopo venivano pagati drammaticamente... segno che la mia capacità di procedere in salita con regolarità era superiore alla loro. e in questo gioca probabilmente l'essere molto più solidale con il mezzo che non sulla bdc.
Edited by =LoScozzese= - 7/1/2014, 19:43