Marco Spada |
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| a questo livello non credo che ci sia ancora la necessità di distinzioni molto fini.
io metterei da una parte i negozi, cioè quelli che vendono e basta, e dall'altra i produttori, quelli che progettano e costruiscono i loro modelli; si potrebbe consultarli tutti (non sono molti ma se vuoi ti do una mano) per chiedere se vogliono aggiungere nel fumetto p.es. "Vendita diretta".
ossia, applicherei alle reclinate la distinzione che esiste per le biciclette e in ogni altro mercato, e verso cui andrà naturalmente anche il nostro mercato.
Biocycle, mi pare un caso a parte. forse dovrebbe esser considerato un importatore, ma per ora si potrebbe assimilarlo a un negozio. in fondo non crea/produce nulla, o sbaglio?
questo pare sensato a me, ma si può discuterne.
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