Reinventiamo la bicicletta, Se la bici è una scelta di logica, la reclinata ancor di più, ed è più divertente!...

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recumbent
view post Posted on 5/1/2009, 23:18 by: recumbent     +1   -1
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Luca, io punterei al tele-trasporto. :P

Scherzi a parte, mi piace il tuo modo (scusa) un po' naif di affrontare un tema così complesso ... in fondo anche Giulio Verne ha immaginato "cose" che poi si sono realizzate solo molti, molti anni dopo ...

E' sacrosanto che sevono "vision" per stimolare le realizzazioni di domani; pensa che ci sono personaggi pagati per immaginare cosa accadrà tra 50 anni nello spazio! Non so se sono solo dei furboni / venditori di fumo o veramente dei futurologi (si dice così :blink: ) che ci acchiappano ... nessuno di noi sarà qui a vedere se avevano o meno ragione ...

Per questioni professionali, faccio parte di un progetto europeo che deve delineare la cosiddetta "strategic research agenda" per la robotica europea: cosa accadrà nei prossimi 20 anni in ambito "robot".
Cosa c'entra? C'entra perchè in quel contesto si parla di tutte le tipologie di robot (purtroppo recentemente anche di quelli per uso militare ... :( ) e quindi anche di sistemi di trasporto robottizzati che dovrebbero affrontare problematiche simili a quelle che tu ed Enrico avete dibattutto fin'ora.
Devo dirti prima di tutto che le cose non sono così semplici come le immagini. Non è perchè è normalmente più semplice complicare le cose che semplificarle (scusa il bisticcio di parole), ma perchè ci sono così tanti aspetti da tenere in considerazione e anche perchè, nonostante quello che tu credi, alcune delle "cose" che servirebbero non ci sono proprio, neanche nei laboratori di ricerca.
Quest'ultimo punto è uno degli obiettivi del progetto: stabilire quali temi dovrebbero essere sviscerati nei prossimi 20 anni in ambito industriale e di ricerca.

Una delle difficoltà tipiche di queste situazioni è che questa sorta di "automazione" deve funzionare in un ambiente non strutturato, cioè imprevedibile e vario quanto basta. Quindi il sistema deve essere in grado di prendere la giusta decisione riducendo al minimo possibile il rischio di malfunzionamenti e danni a cose e persone (aspetto sicurezza!); in più deve essere utilizzabile da tutte le persone che potrebbero averne accesso, senza la necessità di una formazione particolare ... anzi senza formazione (user-friendly). E' vero che oggi si prende la patente e poi ci sono migliaia di morti per le strade, ma nel caso da te immaginato "il mezzo" sarebbe in qualche modo pubblico ... ed è tutta un'altra storia!

Soluzioni vicine alle tue visioni sono potenzialmente applicabili in ambienti decisamente più strutturati come ad esempio negli aeroporti, ma al momento mancano molti presupposti di sicurezza indispensabili all'utilizzo pratico.

Anche nel trasporto merce (soluzione decisamente più strutturata) la situazione è lontanissima da essere incanalata verso l'automazione! Non è solo cattiva volontà, ma esistono moltissime difficoltà reali.

Il parallelo con l'informatica è affascinante, ma qui non si dovrebbero muovere bit ma persone / animali / merci in un ambiente non predisposto. E' come se si volesse utilizzare di botto la tecnologia di oggi su processori anche solo di 10 anni fa!

Condivido con te la preoccupazione legata alle conseguenze di questo nostro modo di spostareci e trasportare merce, ma bisogna cercare di essere pratici e realistici perchè il problema andrebbe affrontato e risolto a piccoli passi a partire da subito.
Concordo però con Enrico sul fatto che non si tratta solo di convincere i politici, ma che il primo passo sarebbe quello di cambiare le abitudini di moltissime persone (quante persone bramano ancora per una vettura velocissima paradossalmente con prestazioni ben oltre i limiti consentiti?!?).
Non è vero che le situazioni migliori si trovano solo all'estero; se pensiamo anche solo all'utilizzo della bicicletta, zone dell'Emilia Romagna o del Veneto non hanno molto da invidiare ad alcuni paesi del nord-Europa!

Io non mi sento un missionario del ciclismo, anche se quando posso evito di utilizzare l'auto ... ma siamo pratici: come potremmo fare senza la tanto odiata auto?!? Ad esempio: quando mi muovo con la famiglia (4 persone in tutto), anche per soli pochi giorni, è come se traslocassi! Certo che più la macchina è grande, più roba ti porti dietro, ma anche negli anni '60 i nostri genitori si muovevano in auto (500 0 600) e portavano con loro un mucchio di cose (mi ricordo dei portapacchi di dimensioni confrontabili con l'automobile!). Ti immagini muoverti solo in bici o con mezzi +/- pubblici? E quando vai a fare la spesa in un centro commerciale una volta alla settimana, ci vai con un triciclo ed il carrettino dietro (lo so che mi risponderai "perchè no?", ma sei uno su migliaia!).
Insomma, mi chiedo perchè 5 gg alla settimana devo usare un Ulysse (7 posti) per muovermi da solo su di un percorso di meno di 20 km alla velocità media di 20 km/h ... ma poi non ho una soluzione praticabile per utilizzare la bent, arrivare presentabile sul posto di lavoro e magari spostarmi per lavoro nel corso della giornata .. e la macchina grande mi serve nel fine-settimana o in altre situazioni specifiche.
Oppure, quando devi portare il figlio dal pediatra perchè influenzato o lo vai a prendere in piscina ed esce con i capelli bagnati ... lo porti in bici o magicamente compare una delle tue navicelle che ti porta a destinazione?!? ... e potrei continuare così all'infinito ...
Non parliamo di car-sharing che è abbastanza una bufala!
Si potrebbero utilizzare vetture più piccole, ma dovrebbero essere modulari per permettere di combinare l'auto del marito e della moglie a costituire una "family-car" ... vedi, anch'io inizio a fantasticare ...

Credo che qualsiasi soluzione debba tener conto del contesto attuale come situazione di partenza (banalmente: quanto ci hanno meso a fare la metropolitana a Torino ... è dai tempi di Italia '61 che se ne parla ... 1961!). Ci sono le strade di oggi, i parcheggi di oggi, le automobili di oggi, le persone di oggi.
Da questo si deve partire; mica si cancella tutto con una spugna e si riparte da zero!

OK per i trasporti pubblici, ma teniamo conto ad esempio che un autobus a metano costa un patrimonio perchè non ci sono grandi volumi per motori a metano di quella cilindrata e che questi autobus (che non siamo disposti ad aspettare per lungo tempo) viaggiano vuoti per il 90% del loro tempo --> costi elevati che dobbiamo accettare, anche a costo di pagare di più di quanto ci costerebbe muoverci con l'auto (se vado in centro con tutta la famiglia devo considerare 8€ di spesa in biglietti per i mezzi pubblici; in auto mi costa di meno!).
OK per favorire l'uso della bicicletta (mezzo che già esiste ed è ineguagliabile per moltissimi motivi) magari con una campagna di sensibilizzazione a partire dalle elementari (io da ragazzino la usavo tantissimo; la maggior parte dei compagni di scuola dei miei figli non ne posseggono una o comunque non la usano mai!). Non servono grandi infrastrutture se i ciclisti ne facessero un uso accorto: metà del marciapiede come pista ciclabile, i pali della luce come parcheggi (esempi: Germania del nord, Olanda, Giappone, ...)
Favorire l'utilizzo di mezzi con motorizzazioni elettriche (le auto sono ancora un sogno per limiti tecnici di varia natura) come ad esempio scooter o bici elettrificate --> finanziamenti statali?

Insomma, dobbiamo fare i conti con il nostro passato / presente e trovare modalità di cambiamento pratiche e concrete a partire da subito, anche con i nostri atteggiamenti / comportamenti.
Le vision daranno indirizzi per il futuro e richiedono sostegni di tutti i tipi: sociali, politici, economici, tecnologici, industriali, ... e qui vale soprattutto la bontà del business. Che ci piaccia o no, è così. altrimenti siamo degli illusi.

Allora ri-inventiamo la bicicletta ... o almeno facciamo in modo che più persone la apprezzino non solo per fare i fighetti in tutina nel tempo libero! Oppure: incominciamo a provare ad acquistare frutta e verdura di stagione, invece che acquistare fragole o ciliegie a dicembre, importandole da qualche paese dall'altra parte del pianeta.

Non sei il solo sognatore (come cantava John Lennon): guarda qui (preso da questo archivio che riserva una serie di letture interessanti - in inlgese).
Io credo che prima o poi si arriverà a realizzare un qualsiasi "prodotto" in loco, partendo da una sorte di codice simile al DNA che lo definisce completamente! Immagina quanto si abbatterebbe l'inquinamento ed il traffico se tutto potesse essere prodotto localmente partendo da un brodo primordiale di materia!
Un vecchissimo film di fantascienza vedeva un robot in grado di riprodurre qualsiasi cosa partendo da un campione come esempio (in quel caso, materializzava anche le nostre paure, trasformandole in mostri ...).
Ma magari sarebbe più facile vendere l'illusione di muoverci ed essere là dove non siamo ... per poi scoprire di essere prigionieri di una batteria di gabbie d'allevamento, con un connettore inserito da qualche parte del nostro corpo (altro film di fantascienza, ricordi?).


Io, ribadisco, punto al trasporto molecolare :B):
(da qualche parte ho letto che negli USA ci sono progetti finanziati a riguardo ... e la cosa non mi sutpisce)

Nel frattempo invito a ritornare a parlare di "biciclette applicate" (possibilmente recumbent ;) )... temo che questo forum sia troppo piccolo per idee così grandi.

Con affetto e simpatia.
 
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20 replies since 18/12/2008, 21:16   695 views
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