sdraio a pedali |
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| Quindi: le intersezioni ai vertici dei quadratini di fatto sono dei punti dove la gente scende dalla propria capsulina e si infila in un'altra? quindi non ci sarebbero incroci veri e propri ma solo punti di cambio vettura. I freni ci vorrebbero comunque: se fossero tutti trainati da una fune questa dovrebbe fermarsi o rallentare a passo d'uomo (anziano), ogni volta che un passeggero deve scendere, facendo rallentare anche le altre capsuline. Oppure la capsulina che deve fermarsi "cambia" in qualche modo fune e rallenta per conto suo, ma un impianto frenante, della fune o della capsulina ci deve essere per forza, a meno di non farlo fermare per inerzia.
e cosa vuol dire che rinunci all'alta velocità? che rinunci ad andare a 100 km/h o a 40?
Perchè se rinunci ai 40 all'ora e ad ogni "incrocio" ci si deve fermare per scendere e salire su un altro mezzo alla fine le velocità di spostamento porta a porta non credo che sarebbero più alte di quelle di qualsiasi città con un trasporto pubblico decente. Ma con costi molto più alti.
per contro se pensi di poter permettere a qualsiasi mezzo, anche di 200 kg - il problema non è il peso, ma l'ingombro - di andare a 40 e più all'ora ricadiamo nell'ingenuità iniziale.
Secondo me è anche bello immaginare, ma visti i problemi che abbiamo nelle nostre città sarebbe più saggio guardare cosa fanno dove questi problemi stanno provando a risolverli davvero: nessuno pensa alle capsuline. Tutti invece puntano sulla riallocazione dello spazio stradale a favore di un trasporto pubblico efficiente che vuol dire: - corse frequenti possibilmente su tutto l'arco della giornata e della nottata - alta densità di linee e fermate - integrazione delle tariffe - utilizzo di tecnologie informatiche per fornire info in tempo reale all'utenza e facilitare la tariffazione non è fantascienza, è puro buon senso, anche se non senso comune, almeno in Italia.
Bella discussione... mi appassiona.
Baci e bici.
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