Dopo aver avuto l'opportunità di assaggiare alcune diverse biciclette reclinate (per una in particolare ringrazio Jacklanterna), e avendo in mente l'obiettivo specifico di avere una "granturismo" a due ruote, ovvero una bici capace di una buona resa ma che mettesse davanti al puro redimento velocistico alcuni requisiti tipicamente da stradista, ho fatto alcune ricerche e ho deciso di fare un investimento su un prodotto in commercio anziché su una autocostruzione. In particolare desideravo che consentisse di non dover curare attentamente lo stato della strada e che minimizzasse gli stress dovuti alla guida come prima istanza, e immediatamente dopo che fosse efficiente e quindi mediamente veloce. In breve: vai e pedala per ore concentrandoti solo sul traffico (e sul panorama, quando si può), alla miglior media possibile. La mia scelta è ricaduta su una tipologia inconsueta, cosiddetta "passo lungo compatta", CLWB per usare l'ennesimo acronimo americano: un tipo di reclinata che ha spopolato nel nuovo continente per una dozzina di anni a cavallo del cambio di millennio. Il fallimento della capostipite Bike-E e l'avvicendarsi delle mode (ruote piccole bandite, l'ossessione per il peso e per l'aerodinamica) hanno purtroppo relegato la categoria a una piccola nicchia, all'interno del mondo delle reclinate che di per sé è già una nicchia. Tra i vari costruttori, la canadese Maxarya ha tenuto duro per vent'anni (festeggia il ventennale proprio nel 2019) e produce la bici che mi ha convinto a fare l'investimento. Investimento in realtà neanche esagerato, sia in confronto alle soddisfazioni che mi sta dando, sia nel confronto con i prezzi di diverse reclinate realizzate da altri costruttori ad analogo livello qualitativo. Allego di seguito alcuni video che riportano le mie prime impressioni, ai quali aggiungo qui solo poche considerazioni tecniche alla luce dei primi cento Km percorsi. La posizione di pedalata è comoda e "naturale" (ma in natura esistono biciclette?) senza indurre fastidi anche dopo ore (tre, per la precisione, ma sentivo che avrei potuto proseguire tranquillamente); soprattutto il formicolio ai piedi, che per me è un problema ricorrente in reclinata, mi compare solo dopo un'ora di sforzo molto intenso, mentre per esempio sul trike compare dopo 20 minuti tirando o 40 andando tranquillo. Aggiungo un ulteriore commento basato prevalentemente su sensazioni, sottolineando che finché non avrò occasione di fare rilevamenti strumentali dettagliati potrebbe essere una sciocchezza: si direbbe che, nonostante l'aerodinamica sia peggiore di quasi tutte le reclinate (e anche della maggior parte dei trikes), il doppio salto di catena (scelta tecnica fatta per evitare rimbalzi della sospensione posteriore associati alla pedalata) e il peso di 15 Kg le velocità medie mi hanno sorpreso. Specifico anche che le gomme scelte sono Schwalbe Marathon Racer, piuttosto scorrevoli sì ma appartenenti alla categoria turismo e non velocità. La mia ipotesi è che la posizione di guida faciliti lo sviluppo di maggiore potenza ai pedali a parità di affaticamento generale (terminologia molto poco tecnica)... questa però è l'affermazione che, come scrivevo sopra, è tutta da verificare. La facilità di guida è decisamente superiore alle altre reclinate che ho provato, addirittura m'è sembrata meglio di tante bici tradizionali. L'ammortizzatore è solo dietro, ma davanti il carico sulla ruota è talmente ridotto che tombini e dossi non sono affatto un problema, mentre il molleggio posteriore è un vero piacere e aggiunge sicurezza, senza tra l'altro reazioni legate alla pedalata. Ho accennato alla sicurezza, è uno scrupolo secondo me essenziale perché sia veloci sia lenti si pedala principalmente in strada e non in tracciati corsaioli a noi dedicati: la frenata è super, soprattutto priva di ogni rischio di ribaltamento in avanti, e anche se il comportamento in curva è sensibilmente sottosterzante basta sfiorare la leva del freno posteriore per trasformare ogni curva presa un po' troppo ottimisticamente in una curva sicura. Quindi per ora dò 10 e lode alla mia nuova compagna di pedalate, e appena il cambio di stagione farà risalire le temperature cercherò di fare più rilevamenti possibile in modo di fare confronti e valutazioni anche dal punto di vista prestazionale.
Molte grazie per l'ottima recensione. Una reclinata, perché tale è, sorprendente sotto molti aspetti. Indubbiamente. Una curiosità: ha pedivelle corte quella bici? Aspettiamo qualche dettaglio in più sulle prestazioni in termini generali. Per ora sappiamo solo che è stabilissima e maneggevole, che però non è poco.
Complimenti per l'occhio, sì il mio esemplare ha pedivelle da 152 mm; lo standard è 170 per questa bici, ma siccome tra le opzioni senza sovrapprezzo c'erano quelle corte (con cui le mie ginocchia e non solo hanno fatto festa da quando le uso sulla F1 a pedali), le ho richieste. Tra l'altro devo dire che alla Maxarya sono stati gentilissimi, mi hanno anche cambiato di conseguenza la corona di rinvio sul "mid drive" e mi hanno assistito nel ricalcolo dei rapporti di trasmissione. Esperienza positiva sotto tutti gli aspetti. Nel video non l'ho menzionato: hanno due taglie di telaio che coprono stature da 1,45 a 2 m; la mia è small, adattabile fino a stature di 1,85 (io sono 1,75), col passo un po' più corto (1350 mm contro 1450 mi pare).
metterai anche un paracatena per la catena anteriore? Mi stupisce che anche nello strettissimo non ci sia nessuna interferenza tra pedivelle e ruota anteriore.
Come si intravede nella prima foto (ingrandendola un po') ho realizzato un paracatena con incorporato fissaggio per il ciclocomputer, tagliando e modellando con la pistola termica un tubo in PVC di quelli per le canaline elettriche. Sorprendentemente non c'è interferenza tra le pedivelle e la ruota anche quando si sterza stretto, probabilmente anche con le pedivelle originali da 170 mm. Credo che sia stato progettato volutamente così (al millimetro! ) e aggiunge senz'altro valore alla guidabilità della bici in tutte le condizioni.
Complimenti per la volontà e la capacità del discente e per le doti motivazionali del "personal trainer". Resto convinto, basandomi sulla mia impalpabile esperienza, che tanta parte del merito vada ascritta ai "motori".
Ripassando da questa discussione mi sono accorto di aver dimenticato di aggiungere alcuni video relativi a questa bici (pochi in realtà, causa coronavirus). Ho raccolto tutto in una playlist del mio canale YouTube, ovviamente i primi sono i video che ho già pubblicato, di seguito si possono trovare gli altri: https://www.youtube.com/playlist?list=PLGc...A5nG8OMKvOGyCxx
ciao MINO_73, non so se hai ancora la maxaraya ma volevo sapere una tua opinione dopo qualche anno e chilometro di utilizzo. In particolare in ambito cittadino... a tuo pare potrebbe essere consigliabile rispetto ad altre architetture bent?
Bravi!